Sconto TARI dell’80%, molte famiglia esultano: chi rientra nell’agevolazione

In determinati casi sono previste delle esenzioni o degli sconti per la Tari, la tassa sui rifiuti che deve essere versata annualmente.

Da 10 anni a questa parte, è stata introdotta in Italia la Tari (Tassa sui Rifiuti), ossia la tassa relativa alla gestione dei rifiuti che è tenuto a pagare chiunque possieda o detenga immobili o aree scoperte che possono produrre rifiuti.

come ottenere lo sconto Tari
Sconto TARI dell’80%, molte famiglia esultano: chi rientra nell’agevolazione (Abruzzo.cityrumors.it)

Questa deve essere versata dai cittadini, dagli enti o dalle aziende ai relativi Comuni e serve a coprire i costi sostenuti per il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilati sul territorio comunale. Come stabilito dalla legge, per la Tari sono previste delle riduzioni e delle esenzioni che possono essere introdotte dalle amministrazioni comunali. In tal senso, molti si chiedono se la tassa è dovuta per le seconde case o se sono previste esenzioni o riduzioni.

Tari, le esenzioni e gli sconti previsti per le seconde abitazioni: tutti i casi

Fra le domande più frequenti che si pongono i contribuenti, in relazione alla Tari, la tassa sui rifiuti che bisogna versare al Comune annualmente, rientra quella su possibili esenzioni per gli immobili non utilizzati come abitazione principale, magari seconde case destinate a brevi periodi di vacanza o disabitati. Non facciamo riferimento agli immobili in affitto per cui la Tari deve essere versata dal locatario.

Tari quando arriva lo sconto
Tari, le esenzioni previste sulle seconde casa (Abruzzo.cityrumors.it)

Trattandosi di una tassa, come detto in precedenza, destinata a finanziare i costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e gestita dal Comune, eventuali esenzioni o riduzioni dovranno essere inserite nel regolamento delle varie amministrazioni. Quando parliamo di una casa sfitta o inagibile e, dunque, non suscettibili di produrre rifiuti, questa deve essere completamente vuota e non devono risultare utenze allacciate o attive di acqua, gas ed energia elettrica.

In questo caso, se l’amministrazione comunale prevede un’esenzione per le case disabitate, il titolare sarà esonerato dal versamento dell’imposta presentando un’autocertificazione o attraverso l’attestazione di un tecnico.

Per le case utilizzate sono in determinati periodi dell’anno, alcuni Comuni italiani prevedono degli sconti per immobili che vengono usati in modo discontinuo o stagionale. Anche in questo caso, però, è necessario che il proprietario dimostri di non abitare stabilmente all’interno dell’immobile in questione.

Per farlo, potrebbero tornare utili le bollette di luce, gas e acqua con i relativi consumi che attestino il fatto che la casa sia disabitata per diversi mesi dell’anno.

È prevista una riduzione sino ad un massimo del 60% dovuto per le abitazioni site in luoghi in cui non viene effettuata la raccolta dei rifiuti, valida anche per le abitazioni principali, per le quali deve essere sempre versata l’imposta. Infine, se dovesse non essere effettuato il servizio di raccolta o smaltimento dei rifiuti, è possibile usufruire di una riduzione della tassa, anche per le case principali, sino ad un massimo dell’80% dell’importo complessivo. La percentuale verrà calcolata proporzionalmente in base al periodo del mancato servizio che sarà onere del contribuente dimostrare.

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