La bellezza della città di Chieti non si esaurisce sulla superficie, ma continua nelle sue strade sotterranee tutte da scoprire.
Considerata una delle città più antiche d’Italia, Chieti vanta uno dei patrimoni artistici e archeologici più interessanti e preziosi della penisola. Soprannominata “la terrazza d’Abruzzo”, la città è situata su un colle di 330 metri sul livello del mare, godendo di un panorama mozzafiato sulle valli circostanti.
Grazie alla sua strategica posizione geografica, la città di Chieti è considerata la base d’appoggio ideale per chi desidera visitare punti di interesse circostanti, quali il Parco della Maiella e alcune delle spiagge più belle d’Abruzzo. La città abruzzese è costituita da due nuclei principali, i quali suddividono ancora oggi l’urbanistica del centro.
Chieti Alta rappresenta la zona più antica della città e si contrappone a Chieti Scalo, caratterizzata dagli edifici più moderni e le industrie. Tuttavia, è nel sottosuolo che Chieti nasconde il suo vero tesoro urbanistico, meta oggi di visitatori provenienti da tutto il mondo e appassionati di storia.
Chieti sotterranea: il patrimonio nascosto della città
La città di Chieti vanta una storia millenaria di grande rilevanza ed è ora pronta ad essere riconosciuta come capitale culturale. Secondo la tradizione, infatti, la città venne fondata da Achille ben prima che Romolo e Remo fondassero Roma. Testimonianza della sua antica cultura è la zona sotterranea di Chieti, un vero tesoro nascosto da visitare e da scoprire. Caratterizzata da un reticolato fitto di cunicoli, cisterne e ambienti grandi, Chieti Sotterranea si presenta coma una città sotto la città.
Per iniziativa dello Speleoclub di Chieti, alcune aree sotterranea della città sono state recentemente aperte al pubblico. Via Tecta è una delle aree disponibili per le visite guidate, accessibile dai sotterranei del seicentesco Palacco de’ Mayo. La parte visibile consta di un lungo corridoio in forte pendenza, percorribile e coperto da molteplici volte a botte ben conservate.
Oggi è visitabile anche l’ipogeo delle Terme Romane, collegamenti dei tempietti in superficie, caratterizzata dalla presenza di una grande cisterna, ancora oggi in ottimo stato di conservazione.
La cisterna aveva la funzione di fornire l’acqua alle terme soprastanti ed è probabilmente l’ambiente ipogeo più grande della Chieti Sotterranea. L’ultimo tratto visitabile è caratterizzato dalla Cisterna di Via Gizzi, uno dei siti più antichi dell’ipogeo, lungo circa 9 per 37 metri. La sua funzione in antichità consisteva nella raccolta delle acque piovane, con una conduzione diretta fino alle Terme Romane.