Se abiti in un condominio, sappi che la nuova riforma non porterà novità positive nella tua vita. Ecco tutti i dettagli di questa nuova riforma che riguarda i condomini italiani.
La vita all’interno di un condominio può essere difficile, soprattutto se i rapporti con il vicinato non sono straordinari. Quando ci sono problemi che portano a grandi discussioni, le riunioni condominiali diventano delle vere e proprie bolge e sembra di stare nella curva di uno stadio. Esistono, però, anche casi in cui la convivenza è serena, le riunioni sono distese e tutto va alla grande.
La nuova riforma che riguarda i condomini potrebbe stravolgere l’equilibrio e l’armonia di diversi cittadini, anche perché sembra proprio che le novità non siano positive. La nuova normativa, infatti, ha introdotto delle nuove funzioni che riguardano il ruolo dell’amministratore, ma anche quello dei condomini. Andiamo a vedere tutti i dettagli di questa riforma e scopriamo insieme quali sono i pro e i contro.
Riforma condominio: ecco tutti i dettagli da conoscere
Il Decreto Legislativo 149/2022 è stato approvato, oggi proveremo a spiegarti quali sono le novità che riguardano il tuo condominio. L’aspetto più importante di questa riforma riguarda le morosità dei vari condomini, da sempre un aspetto molto delicato, in grado di rendere infuocate le riunioni che si effettuano ogni mese. La riforma introduce il principio della “solidarietà sussidiaria”, che prevede alcune novità qualora uno degli abitanti del condominio non paghi le rate mensili.
Da questo momento, qualora dovesse esserci una persona morosa all’interno di un condominio, gli altri proprietari saranno obbligati a coprire gli importi mancanti e a regolarizzare la situazione economica del condominio. Il contributo dovrà essere proporzionale alle tabelle millesimali. Questo significa che, qualora tu fossi un condomino in regola con i pagamenti, in futuro potresti avere spese extra a causa di un vicino moroso.
L’amministratore avrà il compito di agire per le vie legali nei confronti del condomino moroso entro e non oltre sei mesi dalla chiusura della gestione condominiale. Tutto ciò potrebbe comportare dei tempi lunghi per rientrare in possesso della spesa extra elargita per coprire il debito del condomino moroso. Per fortuna, esistono anche delle eccezioni che possono permettere all’assemblea condominiale di votare contro un intervento del genere. Sarà compito dell’amministratore del condominio spiegare ai condomini quali sono queste eccezioni, in modo da intraprendere il percorso più giusto e logico.
