Devi iscrivere tuo figlio all’asilo nido? Ecco tutto quello che devi assolutamente sapere. Ecco le clausole nel contratto.
I ritmi e gli impegni quotidiano di molte famiglie impongono ai genitori una scelta obbligata: affidare i loro bambini, anche piccoli, alle cure di una struttura. Soprattutto quando nonni o babysitter non sono disponibili, questa decisione diventa una necessità. Questo spiego il crescente numero di asili privati accanto a quelli comunali.
Purtroppo le strutture pubbliche non riescono a soddisfare la domanda dei nuclei familiari con un numero limitato di posti. Il privato poi offre una maggiore flessibilità in termini di orari. Questo comporta tuttavia una contropartita: la retta onerosa e la spesa per i servizi accessori, non ultimo quello della mensa. Così alla fine del mese, le famiglie costrette a mandare i figli in un asilo nido privato pagano importi ingenti per il servizio.
Rette asilo nido, leggere attentamente il contratto
Al momento dell’iscrizione del bambino alla struttura è necessario leggere con estrema attenzione tutti i termini del contratto. Vi potrebbero essere delle clausole che a una prima occhiata frettolosa possono sfuggire. Bisogna rendersi che dal contratto derivano dei diritti, ma anche degli obblighi a iniziare dalla sua durata.
In genere, l’iscrizione copre tutto l’anno scolastico, quindi le spese sono previste per tutto il periodo. La cancellazione dall’iscrizione e il ritiro del bambino dall’asilo per qualsiasi motivo è sempre possibile, ma potrebbe essere necessario pagare comunque tutta la retta sottoscritta, anche se la frequenza è stata minima. Per questo, come per altri aspetti, occorre leggere con attenzione il contratto prima della firma.
Il documento sottoscritto può contenere delle clausole vessatorie, cioè che determinano una condizione di squilibrio tra le parti, in rapporto ai diritti e agli obblighi che si generano con la firma del contratto. Le clausole inserite nel documento per legge devono avere della caratteristiche per essere applicabili. Intanto devono essere scritte, poi devono essere approvate mediante la sottoscrizione specifica nel documento (doppia sottoscrizione).
Infine, devono derivare da una contrattazione tra le parti avvenuta prima della firma del contratto stesso. Secondo la Cassazione l’asilo privato può inserire nel contratto una clausola vessatoria che preveda il pagamento di tutta la retta annuale, in caso di ritiro anticipato dal bambino e a prescindere dalle motivazioni.
Se manca questa clausola dal contratto però l’asilo nido non ha diritto di richiedere le rette in cui il bambino non ha frequentato, non avendo rispettato le condizioni formali e sostanziali richieste. Prima di firmare bisogna accertarsi della presenza della clausola nel contratto, perché una volta sottoscritta sarà difficile non pagare la retta completa in caso di ritiro.