Richiedendo due specifiche maggiorazioni, i percettori della pensione di invalidità possono ricevere sino a quasi 1.300 euro mensili.
Come le altre pensioni e le varie prestazioni assistenziali, anche la pensione di invalidità è stata rivalutata per il 2025 dello 0,8%, il tasso di inflazione accertato dall’Istat nel nostro Paese. Gli importi della prestazione, rivolta ai soggetti ai quali è stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa a causa di infermità fisica o mentale, è aumentato leggermente.

In particolare, la somma erogata dall’Inps è salita, per l’anno in corso, a 336 euro mensili. È necessario, però, sapere che questa cifra può salire sino a quasi 1.300 euro al mese in alcuni casi specifici. Capiamo chi può ricevere l’importo in questione e quali sono i requisiti necessari.
Pensione di invalidità, chi può richiedere sino a quasi 1.300 euro al mese
Nei mesi scorsi, l’Inps ha comunicato ai cittadini gli aumenti dei trattamenti pensionistici, tra cui la pensione di invalidità, dovuti al tasso di inflazione registratosi lo scorso anno e pari allo 0,8%. Gli importi degli assegni sono, dunque, leggermente saliti in relazione all’aumento dei prezzi al consumo.

Soffermandoci sulla pensione di invalidità, in virtù dell’adeguamento per l’inflazione, il trattamento per il 2025 è salito da 333,33 a 336 euro mensili per 12 mensilità complessive. La prestazione è riconosciuta ai soggetti ai quali è stata riconosciuta una capacità lavorativa ridotta tra il 74% e il 100%. Nel caso in cui la riduzione sia compresa tra il 74 ed il 99% il limite di reddito per accedere alla pensione è pari a 5.725,46 euro all’anno, mentre la soglia per i soggetti totalmente inabili è fissata a 19.461,12 euro.
Bisogna sapere che i soggetti totalmente inabili possono richiedere la maggiorazione al milione. Questa è pari a 411,84 euro al mese, ma è rivolta solo ai pensionati che hanno un reddito non oltre i 9.721,92 euro, soglia innalzata a 16.724,89 euro per i soggetti coniugati. Per ottenerla, se in possesso dei requisiti, i richiedenti devono inoltrare l’apposita domanda all’Inps, dato che la maggiorazione non è riconosciuta in automatico.
Non solo, la cifra mensile può salire ancora richiedendo l’indennità di accompagnamento che ammonta a 542,02 euro. Anche in questo caso, il soggetto deve presentare la domanda all’Istituto di previdenza sociale ed è necessario essere necessario rispettare specifici requisiti, non legati al reddito e all’età anagrafica. In particolare, i requisiti sono:
- riconoscimento dell’inabilità totale e permanente (100%);
- riconoscimento dell’impossibilità di deambulare autonomamente e compiere attività quotidiane senza l’assistenza continua;
- residenza in Italia;
- cittadinanza italiana o comunitaria con iscrizione all’anagrafe del comune o extracomunitaria con permesso di soggiorno di almeno un anno.
Richiedendo, dunque, la maggiorazione al milione e l’indennità di accompagnamento è possibile ricevere, dunque, sino a quasi 1.300 euro al mese.





