Puoi vendere casa se i tuoi figli non sono d’accordo? Arriva il chiarimento che crea caos in famiglia

Vendere un immobile è sempre possibile anche se si hanno dei figli? Il chiarimento sulla questione legale potrebbe non piacere a tutti.

Dirimere le questioni di successione, eredità e compravendita è sempre un compito arduo, specialmente se a lottare per il diritto di un bene sono componenti della stessa famiglia. Noto a tutti è che quando ci si trova dinnanzi alla spartizione di un’eredità possano nascere delle controversie anche piuttosto accese, ma non di meno succede quando c’è da decidere se vendere o meno un immobile di proprietà.

Tendenzialmente il proprietario di casa ha pieno diritto di fare tutto ciò che vuole del proprio bene, tuttavia nel caso in cui abbia dei figli ci sono dei casi particolari in cui questo pieno diritto non è garantito dalla legge. Se vi stavate chiedendo dunque se potete vendere in ogni caso la vostra abitazione senza lasciare nulla ai figli, la risposta breve è: non sempre.

Vediamo dunque di seguito cosa prevede la legge riguardo la vendita di un immobile e quali sono dunque le occasioni in cui non è possibile vendere un immobile per non danneggiare con questa scelta i figli. Molto dipende dalla proprietà esclusiva dell’immobile, dall’esistenza di un fondo patrimoniale, ma anche dall’età che hanno i figli quando si decide di effettuare la vendita.

Quando non è possibile vendere la casa se i figli non sono d’accordo

Partiamo dal caso più comune, ovvero quello in cui i genitori sono gli unici proprietari della casa. In questo caso la vendita non può essere impedita dai figli, nemmeno se questi fossero maggiorenni e in disaccordo sulla decisione presa dai genitori. L’unico appiglio che questi potrebbero avere in un caso simile è l’inserimento della casa o della proprietà all’interno di un fondo patrimoniale.

Ben diverso è il discorso nel caso in cui i figli sono maggiorenni e comproprietari dell’immobile che si vuole vendere. Esattamente come accadrebbe nel caso in cui la casa fosse in proprietà condivisa con persone esterne alla famiglia, in questo caso per poter vendere bisogna avere il consenso di tutti i proprietari.

Altro caso in cui i figli possono opporsi è quando i genitori decidono di donare l’immobile a terzi. In questo caso, infatti, i genitori non ottengono in contropartita del denaro che può essere suddiviso agli eredi e dunque va considerata la parte spettante ai figli: questi hanno dunque il diritto di richiedere la propria quota economica sul valore della casa che viene donata.