È al vaglio dell’Unione Europea un piano che prevede nuove misure per cercare di colmare il divario tra investimenti e risparmi: tutto quello che c’è da sapere.
È in fase di discussione a Bruxelles un piano dell’Unione Europea che ha come obiettivo quello di fruttare almeno in parte i soldi dei risparmiatori che si trovano sui vari conti correnti, come? Cercando di convincere risparmiatori ad investire così da far crescere l’economia. Secondo le stime si parlerebbe di un totale di 10mila miliardi di euro che i cittadini “conserverebbero” come depositi bancari.

Il piano al vaglio della Commissione europea prevede di colmare il gap creatosi ad oggi tra risparmi ed investimenti attraverso la creazione di una “Savings and Investments Union (Siu)”, ovvero una “Unione dei risparmi e degli investimenti“. Ovviamente, oltre a dare una spinta all’economia, il progetto prevede anche dei vantaggi per i cittadini.
Investimenti, il nuovo piano dell’Unione Europea per far crescere l’economia
Realizzare una “Unione dei risparmi e degli investimenti” per muovere i risparmi bloccati nelle varie banche e dare una spinta all’economia del Vecchio Continente. Questo il piano, che contiene ben 19 misure, al vaglio della Commissione Europea.

Il pacchetto di misure mira, dunque, a muovere le centinaia di miliardi di euro conservati in banca dai risparmiatori. Secondo le stime, come riporta la redazione de Il Sole 24 Ore, circa il 70% (per un totale di 10mila miliardi di euro) dei risparmi al dettaglio dell’Ue è detenuto sotto forma di depositi bancari, mentre solo il 30% come investimenti. L’obiettivo è quello di invertire questa tendenza facendo fruttare almeno una parte dei soldi bloccati sui conti e colmare il divario tra risparmi e investimenti.
Le misure prevedono non un prelievo forzoso sui conti, ma solo l’introduzione di nuovi prodotti di risparmio e di investimento facili da sottoscrivere, a basso costo e con rendimenti adeguati, ma anche nuovi incentivi fiscali, la rimozione delle barriere per i movimenti di capitali ed una maggiore vigilanza a livello europeo sui mercati. Questo, in sintesi, permetterà ai cittadini di investire più agevolmente in prodotti sicuri e con rendimenti più alti, rispetto a quelli previsti dai conti correnti, mentre dall’altra parte le aziende avranno accesso più facile al capitale e potranno anche assumere creando nuovi posti di lavoro.
Investendo anche una parte dei 10mila miliardi “parcheggiati”, difatti, si potrebbero, secondo le stime, generare oltre 350 miliardi l’anno contribuendo a finanziare gli obiettivi strategici dell’Ue come l’innovazione, la transizione green e la difesa.





