Ricorrere ad un trucco INPS consente di accogliere 3 importanti vantaggi sulle pensioni: è utilizzato da pochissimi cittadini.
Il tema delle pensioni è composto da tantissime opzioni disponibili, con alcune poco conosciute e, di conseguenza, non utilizzate. Questa volta ad emergere è un trucco INPS capace di fornire 3 diversi e importanti vantaggi al trattamento erogato.
Quando si parla di pensione si cerca di trovare la via più agevole per poter lasciare il mondo del lavoro e raggiungere il giusto riposo dopo tantissimi anni di onorato servizio. Non sempre però uscire il prima possibile dalla propria attività può consentire di accogliere una pensione soddisfacente.
In questo scenario rientra il trucco INPS poco conosciuto dai lavoratori italiani. Cerchiamo quindi di capire meglio come funziona questa opzione poco percorsa e perché conviene adottarla in molteplici situazioni.
Trucco INPS sulle pensioni: rimandare l’uscita dal lavoro può essere conveniente
I lavoratori non sono a conoscenza del fatto che rimanere al lavoro anche solo un anno in più può fornire 3 rilevanti vantaggi. In questo scenario deve essere attivato un calcolo per comprendere se davvero conviene lasciare immediatamente il proprio posto di lavoro.
In alcuni casi, lasciare successivamente il lavoro non è affatto negativo. In prima battuta uscire anche solo 12 mesi dopo la maturazione dei requisiti conduce ad una pensione calcolata su un anno in più di contribuzione, con i contributi che spesso fanno davvero la differenza.
Ad affiancare questo elemento c’è anche il fattore età che conduce ad un calcolo della pensione basato su un coefficiente di trasformazione dei soldi accumulati nel montante contributivo. Quest’ultimo risulterà essere più alto.
La pensione a cui si arriva lasciando il lavoro anche solo un anno dopo dipende dal tipo di retribuzione che si percepisce negli ultimi mesi di carriera. Anche se è contributiva, più alto è lo stipendio e più elevati saranno i contributi versati mensilmente. Due vantaggi da considerare per comprendere se vale la pena andare subito in pensione o rimandarla.
A questi due vantaggi c’è un altro elemento da affiancare che però riguarda solo i lavoratori che nel 2024 raggiungono 62 anni di età e 41 anni di contributi versati. Per loro c’è la possibilità di accedere al bonus contributivo per la Quota 103.
In caso di proseguimento della propria attività, il lavoratore può fare domanda all’INPS per poter ricevere la misura, così da applicare per il resto dell’attività svolta uno sgravio contributivo del 9,19%. La quota resterebbe in busta paga per i mesi di lavoro realizzati dopo aver raggiunto i requisiti.