Milioni di pensionati stanno esultando per l’arrivo della quattordicesima ma attenzione a non gioire troppo: quest’anno l’Inps ha avvisato che può chiederla indietro.
Non fa in tempo ad arrivare una buona notizia che già arriva la mazzata. Milioni di pensionati non vedevano l’ora che fosse luglio per ricevere la tanto attesa quattordicesima. Questa prestazione, infatti, come ogni anno viene accreditata sul cedolino di luglio o, in alcuni casi, su quello di dicembre.

Si tratta di una maggiorazione importante che, in alcuni casi supera l’importo della pensione medesima. Infatti la quattordicesima può arrivare fino ad un massimo di 655 euro: considerando che molti pensionati hanno un assegno di poco più di 600 euro, questo incremento fa davvero molto comodo.
Quest’anno però non è il caso di fare festa. Non ancora quantomeno. Infatti l’Istituto di Previdenza Sociale di Gabriele Fava ha annunciato che, in determinate situazioni, l’intero importo della quattordicesima potrà essere richiesto indietro. Va da sé che milioni di anziani sono precipitati nel panico. Ma come mai questa decisione improvvisa da parte dell’Inps?
Quattordicesima: ecco a chi spetta
Luglio, per moltissimi pensionati, è il mese della quattordicesima: una maggiorazione che consente di vivere il periodo estivo con un po’ più di tranquillità. Ma attenzione: quest’anno l’Inps può riprendersela.

La quattordicesima, a differenza della tredicesima, non spetta a tutti i titolari di un assegno previdenziale ma solo a coloro che hanno già compiuto 64 anni e hanno una pensione che non supera di 2 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps che, per quest’anno, è pari a 603 euro al mese.
L’importo di questo beneficio è sempre il medesimo e va da un minimo di 336 fino ad un massimo di 655 euro. Per ottenere l’importo massimo occorre che la pensione sia fino a 1,5 volte l’importo del trattamento minimo e occorre anche aver maturato almeno 25 anni di contributi o almeno 28 nel caso dei liberi professionisti. Quello che non tutti sanno è che la quattordicesima, a differenza della tredicesima, è “provvisoria” e come ci viene data può anche esserci richiesta indietro in determinate situazioni.
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Quattordicesima: ecco chi rischia di perderla
Non è ancora arrivato il momento di gioire, non per quanto riguarda la quattordicesima, almeno. Infatti, come l’Inps ha puntualizzato, si tratta di una maggiorazione provvisoria che può venirci richiesta indietro da un momento all’altro. Ma in quali situazioni possono rivolerla?

L’Inps non è sempre “sul pezzo”: non è sempre aggiornata sull’effettiva situazione reddituale dei pensionati. Pertanto la quattordicesima viene erogata sulla base dei redditi di cui dispone. Se, ad esempio, una persona rispetto all’anno scorso percepisce un assegno più ricco per vari motivi, l’Inps potrebbe non aver aggiornato i dati ed erogare, quindi, ugualmente la quattordicesima anche a qualcuno che supera la soglia limite per averne diritto.
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In seguito, l’Istituto di Gabriele Fava, procederà con opportune verifiche e qualora emergesse che una persona ha ricevuto la quattordicesima senza averne diritto o che ha ricevuto una somma più alta di quella che spettava, allora richiederà indietro i soldi. La buona notizia è che il soggetto interessato non dovrà restituirli tutti in una volta sola ma potrà diluire i pagamenti fino a 24 rate.