Pensione anticipata Fornero: quali sono i requisiti per averla e cosa succede se stai percependo l’indennità di disoccupazione.
Negli ultimi anni, la pensione anticipata Fornero ha suscitato dibattiti e opinioni contrastanti nel panorama previdenziale italiano. Introdotta nel 2011 dalla riforma pensionistica del governo Monti, questa misura ha portato significativi cambiamenti nelle regole di accesso alla pensione. La legge prevede che per accedere alla pensione anticipata Fornero, i lavoratori devono soddisfare determinati requisiti, inclusi un’età minima e un determinato numero di anni di contributi versati.
Tuttavia, molti critici sostengono che tali restrizioni possano rappresentare un ostacolo per chi desidera ritirarsi anticipatamente. D’altro canto, i sostenitori della riforma affermano che la pensione anticipata Fornero è stata introdotta per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico italiano, considerando l’invecchiamento della popolazione e la crescente longevità. La riforma mira anche a favorire una maggiore equità tra i diversi lavoratori, evitando disparità nell’accesso alle pensioni.
Nel 2024 coloro che desiderano accedere alla pensione anticipata dovranno attenersi ai requisiti stabiliti dalla Legge Fornero. Gli uomini potranno richiedere la pensione con un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi, mentre le donne potranno farlo con 41 anni e 10 mesi di contributi versati.
È importante notare che, nonostante l’introduzione di nuove disposizioni con la Manovra 2024, gli adempimenti pensionistici rimarranno invariati fino almeno al 31 dicembre 2024. Tuttavia, è emerso che non ci saranno modifiche nei requisiti anagrafici per le pensioni anticipate né nel 2025 né nel 2026, come confermato dalle stime dell’ISTAT e dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Una novità rilevante riguarda la finestra mobile prevista per l’accesso alla pensione anticipata ordinaria. Questa disposizione consentirà uno slittamento di 3 mesi del primo rateo di pensione dalla maturazione dei requisiti, offrendo ai futuri pensionati una maggiore flessibilità nel decidere il momento del ritiro.
Un problema nasce se il lavoratore raggiunge gli anni contributivi richiesti per la pensione anticipata mentre è in Naspi. L’articolo 11 del decreto legislativo 22/2015 stabilisce che se un lavoratore raggiunge i requisiti per la pensione mentre percepisce l’indennità di disoccupazione (Naspi), perde il diritto all’indennità di disoccupazione.
Ciò significa che il lavoratore in Naspi perde il diritto all’indennità di disoccupazione nel momento in cui scatta la decorrenza della pensione anticipata, considerando anche i tre mesi di flessibilità previsti dalla finestra mobile. Questa sottigliezza normativa evidenzia l’importanza per i lavoratori di essere consapevoli dei tempi e delle regole specifiche che regolano il passaggio dalla disoccupazione alla pensione anticipata, per evitare sorprese e pianificare con attenzione la propria situazione economica.