Per i possessori di Partita Iva le cose stanno cambiando e sta scattando i controlli: fai attenzione, i dettagli che possono costarti caro.
Il periodo di Giugno e Luglio è uno dei momenti meno tranquilli per chi è in possesso di Partita Iva, che sia regime ordinario, semplificato o forfettario, per via della dichiarazione dei redditi che devi svolgere necessariamente prima per non incorrere in nessuna sanzione. In questo articolo però tratteremo proprio di questo argomento e dei terribili controlli da parte dell’Agenzia delle entrate che ti porterebbero via più di 50.000 euro se, chiaramente, vi sono delle irregolarità.
![controlli per le partita iva rischi multa](https://abruzzo.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/06/partitaiva-abruzzocityrumors-11624.jpg)
Negli anni, avere la Partita Iva è un operazione coraggiosa da parte del contribuente che deve pagare necessariamente i contributi e chiaramente l’IVA sottraendo parte del suo guadagno per versarlo all’Agenzia delle entrate, soprattutto ogni fine Giugno.
Ovviamente, le date possono essere posticipate ma devi essere molto attento a rispettarle per evitare sanzioni che possono essere davvero rischiose per il tuo benessere psico fisico. Tuttavia, per i nuovi possessori di Partite Iva, i controlli si sono solidificati sempre di più e, come affermato e stabilito dalla Legge di Bilancio, sono state introdotte nuove misure volte a verificare se il soggetto è pronto ad evadere le tasse.
Nel prossimo paragrafo, vi andremo a parlare, in misura preventiva di quello che vi succederebbe se decideste di evadere il fisco e di non pagare le tasse all’Agenzia delle entrate e, di conseguenza, all’INPS: fate molta attenzione, qui non si scherza più.
Partita Iva, scattano i controlli e le sanzioni: ecco a cosa fare attenzione
Periodo di pagamenti, in quanto ogni Partita Iva ha l’obbligo di versare i contributi e pagare le tasse nel termine prestabilito che dovrebbe essere il 30 giugno. Chiaramente, è sempre prevista la possibilità di rateizzare i pagamenti e, ancora, versarli in un unica soluzione poiché lo si faccia. Come abbiamo anticipato nel precedente paragrafo, qualcosa bolle in pentola ma in maniera negativa.
![cosa succede alle partite iva](https://abruzzo.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/06/addiotasse-11624-abruzzocityrumors.jpg)
La legge di bilancio del 2023, precisamente al comma 15-bis.1 e 15-bis.2 dell’art. 35 del DPR n. 633/1972 (c.d. Testo unico IVA), fanno riferimento ai nuovi possessori di Partita iva, caratterizzate da brevi cicli di vita o da ridotti periodi di operatività.
A queste si aggiungono anche quelle già esistenti, quelle che, dopo un periodo di inattività o a seguito di modifiche dell’oggetto, riprendano ad operare con le medesime modalità. L’Agenzia delle entrate fa un controllo e trasmette i dati alla Guardia di Finanza e tiene presente ad alcuni elementi imprescindibili:
- elementi di rischio riconducibili al titolare della ditta individuale, al lavoratore autonomo o al rappresentante legale di società;
- elementi di rischio relativi alla posizione fiscale del soggetto titolare della partita IVA;
- elementi di rischio relativi alla tipologia e alle modalità di svolgimento dell’attività;
Se il titolare non adempie alle proprie facoltà, può rischiare una multa di 3mila euro prevista dall’art. 11, comma 7-quater D.L. n. 471/1997. E, ancora, se vi è una cessazione della partita IVA effettuata ai sensi dei precedenti commi 15-bis e 15-bis.1, con la presentazione della polizza fideiussoria può rischiare una sanzione non inferiore ai 50 mila euro.