Esenzione dal pagamento dell’Imu, quando è possibile? La categoria di lavoratori che non dovrà versarlo mai
Con Imu si fa riferimento ad una delle principali imposte italiane che un’importante fetta dei cittadini è tenuto annualmente a pagare. Riguarda infatti il possesso di immobili ad eccezione dell’abitazione principale (e relative pertinenze), a patto che la sua categoria catastale non appartenga alle classi di lusso ovvero A1, A8 e A9.
Possedere una seconda o terza casa, per fare un esempio, prevederà il calcolo annuale della tassa per poi corrispondere l’importo spettante entro le scadenze previste. Nel caso delle abitazioni escluse (quelle nelle quali il cittadino ha la residenza principale), vengono considerate un massimo di tre pertinenze per abitazione che dovranno rientrare nelle categorie catastali C2, C6 e C7.
Invece nel caso delle case di lusso l’imposta prevede un’aliquota agevolata e la possibilità di ottenere una detrazione pari a 200 euro.
Esenzione Imu, il caso in cui è prevista per una categoria di lavoratori
Ma non è tutto perché esistono tutta una serie di varianti sia in merito all’obbligo di pagamento che all’esenzione del versamento che è bene conoscere. Anzitutto nel caso in cui non sia stata stabilita né residenza né dimora nell’abitazione, l’Imposta Municipale Propria andrà pagata in quanto l’immobile verrà considerato come seconda casa.
Al contrario sono previste agevolazioni per situazioni particolari ben descritte nella legge sull’Imu ed in particolare nei commi dal 738 al 783 della Legge di bilancio 2020: si tratta di situazioni nelle quali l’immobile può essere assimilato ad abitazione principale pur mancando i requisiti primari. In questo modo la casa non sarà oggetto di pagamento dell’imposta.
Ebbene tra i casi di assimilazione rientrano anche i militari che pur avendo casa di proprietà (con residenza e dimora) in una città vengono ad esempio trasferiti altrove vivendo in un’altra località per diversi anni. Il militare potrebbe a quel punto decidere di trasferire la residenza e dimora nella Caserma di destinazione ma cosa accade con la sua abitazione che a quel punto non risulterebbe più come principale?
Secondo quanto previsto dalla legge, a patto che tale immobile non venga dato in affitto e che il militare o altro membro appartenente alle forze dell’ordine risulti in servizio permanente ovvero con contratto lavorativo a tempo indeterminato, non si dovrà versare l’Imu.
Ovviamente la casa non dovrà essere di categoria di lusso, caso nel quale l’Imu sarà comunque dovuta seppur con aliquota agevolata e con conseguente detrazione. Ma negli altri casi si risulterà esenti e questo riguarderà anche un massimo di tre pertinenze appartenenti alle categorie C2, C6 e C7.