Hai problemi con il mutuo? Ecco che cosa puoi fare e come ti viene in soccorso lo Stato. Tutto quello che devi sapere!
Il mutuo con garanzia statale è come un salvagente per tanti italiani in cerca della loro prima casa. Con il nuovo aggiornamento 2024, Abi (Associazione bancaria italiana), in collaborazione con banche e associazioni dei consumatori, ha messo a punto una guida dettagliata su questo strumento cruciale.
Questa risorsa, disponibile gratuitamente sul sito di Abi, offre una panoramica completa su come il fondo può sostenere le famiglie, in particolare giovani e famiglie numerose, nel realizzare il sogno di acquistare una casa.
Il Fondo di Garanzia per i mutui prima casa è un’iniziativa concepita per agevolare l’accesso ai finanziamenti destinati all’acquisto (e alla ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica) della prima abitazione. Per usufruirne, è necessario che il richiedente non possieda altri immobili ad uso abitativo.
Come dettagliato nella guida Abi, il fondo offre garanzie a prima richiesta fino al 50% della quota capitale su mutui ipotecari o portafogli di mutui per l’acquisto della casa principale e per eventuali interventi di ristrutturazione e miglioramento energetico.
La guida chiarisce che non ci sono limiti di reddito per accedere alla garanzia, ma esistono categorie prioritarie con requisiti specifici. Le priorità sono per:
Per chi rientra nelle categorie prioritarie, è possibile ottenere una copertura maggiore del 50% se il rapporto tra l’importo del mutuo e il prezzo dell’immobile supera l’80%. Inoltre, i tassi applicabili devono essere inferiori al tasso effettivo globale medio (Tegm) pubblicato trimestralmente.
Per accedere al fondo, è necessario compilare un modulo disponibile sul sito di Consap e presentarlo a una banca o a un intermediario finanziario aderente, allegando un documento di identità (o passaporto e permesso di soggiorno per cittadini stranieri).
Le famiglie numerose devono usare un modulo specifico. In caso di inadempimento, il Fondo interviene liquidando l’importo garantito al finanziatore e poi cerca di recuperare il credito dal mutuatario.
Quest’ultimo dovrà restituire l’intero importo pagato dal Fondo, e il recupero può avvenire anche attraverso procedure di iscrizione a ruolo, come previsto dalla legge.