Come è possibile ottenere l’anticipo dell’eredità per risolvere i problemi economici della famiglia? La procedura da seguire
Inflazione e caro vita possono rappresentare un peso economico non indifferente per molteplici famiglie i cui stipendi non sono aumentati di pari passo. E questo rischia di portarle a finire nel vortice delle difficoltà finanziarie, tra rate del mutuo che non si riescono a pagare in tempo, versamenti delle bollette di luce e gas rimandati a data da destinarsi, costi per la spesa e altri beni di prima necessità ridotti all’osso.
Come uscire da questo incubo? Premesso che esistono alcuni ammortizzatori sociali e benfit economici erogati nel rispetto di specifici requisiti e destinati in via prioritaria alle famiglie in difficoltà economica, esiste anche una seconda strada particolarmente utile in tal senso. Ovvero l’anticipo di eredità: scopriamo in che modo è possibile ottenerlo.
Famiglie in difficoltà economica: un aiuto dall’anticipo di eredità
L’eredità solitamente spetta ai parenti stretti solo nel momento in cui il loro caro viene a mancare ed esiste una specifica procedura che regolamenta il passaggio di denaro e di altri beni mobili e immobili. Ma in realtà vi è anche una strada alternativa che consiste nell’ottenere un importo erogato dai genitori prima che vengano a mancare e venga aperta la procedura della successione.
Chiaramente occorre partire da un presupposto ovvero che da parte dei genitori vi sia la disponibilità ad aiutare il figlio in difficoltà economica acconsentendo a fornirgli un anticipo sull’eredità. Ma seguendo un percorso leggermente differente dal momento che a livello giuridico non esiste una erogazione del genere: si tratta della donazione, l’atto che prevede il trasferimento di beni o denaro nel caso in cui il donante sia ancora in vita. Di fatto ogni donazione può essere considerata come un anticipo della successione.
Infatti quando viene aperta la successione, sia il coniuge che i figli della persona defunta ovvero gli eredi legittimari avranno diritto ad una quota minima del patrimonio come previsto dalla legge. Ma si andrà a verificare, in tale contesto, se uno degli eredi legittimari abbia ottenuto tale quota anche mediante donazioni ricevute quando il defunto era ancora in vita.
Il donante potrebbe anche procedere mediante dispensa dalla collazione, caso nel quale la donazione resterà scorporata dalla quota di legittima. In questa casistica però andrà a ridursi la quota del patrimonio disponibile per il lascito testamentario.