Dal Governo arriva una proposta davvero incredibile. Se verrà approvata la vita di tutti i lavoratori cambierà per sempre.
Il Governo di Giorgia meloni sta lavorando alla prossima legge di Bilancio che sarà fortemente condizionata dall’impossibilità, per l’Italia, di fare extra deficit. L’Esecutivo, in pratica, dovrà approvare tutte le misure in agenda con appena 20 miliardi di euro a disposizione.
Venti miliardi per una manovra di Bilancio sono decisamente pochi considerando che, negli anni scorsi, i Governi precedenti, potevano contare su un budget di circa 35-40 miliardi di euro. Ma l’Europa ha già avviato la procedura d’infrazione contro il nostro Paese e, dunque, non possiamo sgarrare.
Le misure messe in agenda da Giorgia Meloni e dal suo team sono davvero tante. Per il momento si sa che verrà riconfermato il taglio del cuneo fiscale e il sistema a tre delle aliquote Irpef. Ma non è tutto: il Governo sta discutendo sulla possibilità d’introdurre una misura che, se approvata, cambierà in modo drastico la vita di milioni di lavoratori.
Milioni di lavoratori sono in ansia. La loro vita potrebbe venire stravolta molto presto da una proposta del Governo. Gli stipendi di molti potrebbero subire cambiamenti importanti. Mai come ora il mondo del lavoro rischia di subire una svolta rivoluzionaria. I punti interrogativi sono tanti.
Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è stato chiaro nell’affermare che, anche per il 2025, il taglio del cuneo fiscale verrà riconfermato per i redditi fino a 35.000 euro. Anzi: obiettivo del Governo Meloni è quello di estendere l’agevolazione ai redditi fino a 40.000 euro all’anno in modo da ampliare la platea dei beneficiari.
Ma questo è ancora niente rispetto alla proposta avanzata dalle Opposizioni. Il PD, il Movimento Cinque Stelle e l’alleanza Verdi-Sinistra, infatti, hanno proposto di ridurre la settimana lavorativa da 40 a 32 ore mantenendo invariato lo stipendio dei lavoratori dipendenti. Nell’ottica dei due partiti di Centrosinistra questa misura servirebbe a ridurre le assenze per malattia.
Non solo: secondo i partiti di Opposizione, ridurre l’orario di lavoro ridurrebbe lo stress con vantaggi sulla produttività nel suo complesso. In poche parole: dipendenti con più tempo libero sono persone più felici, meno stressate e anche più produttive. La riduzione dell’orario lavorativo comporterebbe un giorno libero in più a settimana.
In pratica, oltre al sabato e alla domenica, i lavoratori potrebbero avere un giorno in più a scelta a loro disposizione. Le aziende che aderiranno a questa proposta – ancora oggetto di discussione in Parlamento – avrebbero dei vantaggi fiscali e potrebbero fruire di sgravi contributivi.
Il percorso per l’approvazione della legge è già iniziato e la votazione finale è prevista entro il 21 ottobre 2024. Se la proposta verrà approvata entrerà in vigore già da gennaio 2025. Inizialmente ci sarà un periodo di prova di tre anni e se questo periodo porterà i frutti sperati allora la settimana di 32 ore diventerà legge nazionale.