Un domanda singolare, cui però in pochi sanno dare risposta: la pensione ricevuta nel mese del decesso dev’essere restituita?
Il sistema pensionistico italiano è tra i più complessi che esistano al mondo. Non è facile, anche per gli esperti, orientarsi nel mare magnum di norme e cavilli. Oggi proveremo a rispondere a una domanda molto singolare, ma che in tanti si pongono e cui pochi sanno dare risposta. La pensione ricevuta nel mese del decesso dev’essere restituita? Ecco cosa dice la legge.
La pandemia da Covid-19 ci ha insegnato quanto l’Italia sia tra i Paesi con l’età media più alta d’Europa. Per questo, infatti, il nostro Paese è stato uno di quelli che ha pagato il dazio più pesante in termini di vittime. Il tema delle pensioni, in Italia, tocca anche questo aspetto. Ossia la sostenibilità del sistema, vista proprio la lunga vita che gli abitanti del Bel Paese hanno, anche per via di stili e abitudini più virtuosi rispetto ai Paesi anglosassoni.
Effettivamente le incertezze sulle procedure in caso di decesso del pensionato possono generare preoccupazioni e dubbi. Una delle domande più frequenti riguarda il pagamento della pensione nel mese della morte del beneficiario: viene accreditata normalmente o dev’essere restituita? Proviamo a rispondere.
E spoileriamo subito. Vi siete e ci siamo sempre sbagliati. La pensione ricevuta nel mese del decesso del pensionato non deve essere restituita all’Inps. Indipendentemente dal giorno del decesso, l’importo della pensione è già stato calcolato e inviato al beneficiario. La normativa vigente parla chiaro e, ovviamente, siate combattivi (sempre affidandovi a un legale) qualora qualcuno dovesse chiedere indietro qualcosa.
Tuttavia, ci sono eccezioni previste dalla legge che richiedono la restituzione della pensione. Se la pensione viene erogata dopo la morte del pensionato, ad esempio tra il mese in cui è avvenuto il decesso e il mese successivo, l’importo deve essere restituito.
La pensione va restituita anche se la banca, per errore, versa la pensione dopo il decesso del pensionato, ha il diritto di recuperare le somme versate impropriamente.
Dovreste sapere perfettamente che continuare a percepire la pensione di una persona deceduta configura il reato di truffa ai danni dello Stato. Tuttavia, quando un pensionato muore, la legge italiana prevede la possibilità di ereditare la pensione.
Gli eredi legittimi hanno diritto alla pensione di reversibilità se il decesso avviene dopo il pensionamento. A percepire l’assegno saranno, nell’ordine, coniuge o unito civilmente, coniuge separato, coniuge divorziato con specifiche condizioni, figli e equiparati, inclusi minorenni, studenti maggiorenni e figli inabili a carico.