La casa popolare spetta agli eredi? La risposta varia a seconda di specifici casi: ecco quanto si è obbligati a lasciare l’alloggio.
La situazione abitativa in Italia non è certo semplice e per questo motivo in ogni città o paese sono presenti degli alloggi popolati anche conosciuti come case popolari. Queste sono strutture destinate a persone che vivono in una difficile condizione economica.
L’assegnazione delle case popolari passa da una graduatoria stilata in base al grado di difficoltà del nucleo familiare. Molti beneficiari, però, si chiedono in quali casi si è obbligati ad andare via da una casa popolare. La risposta a tale domanda non è semplice perché sono vari i casi da conoscere e considerare. Facciamo chiarezza su questa domanda e vediamo quando si è chiamati a lasciare la casa popolare.
Quando si parla dell’abbandono della casa popolare bisogna subito dire che non esiste un termine finale per il diritto all’abitazione. Nel contratto stipulato ci possono essere delle condizioni ostative che precludono la possibilità di continuare a restare al suo interno.
Nel caso in cui il contratto preveda una chiara scadenza temporale, al verificarsi della stessa il contratto si chiude. Ci sono, però, altre cause che portano a dover lasciare la casa popolare, eccole nel dettaglio:
Nei casi appena citati è possibile perdere la disponibilità della struttura popolare. Si può vedere che tra le cause che portano il decadimento di tale diritto vi è la perdita dei requisiti previsti dal bando. In questa circostanza se le condizioni economiche, quelle che hanno portato all’assegnazione, sono cambiate i diretti interessati sono chiamati a trovare un’altra soluzione abitativa. Dunque, la conoscenza di questi casi consente di poter gestire al meglio l’assegnazione di una casa popolare.