ISEE e calcolo del nucleo familiare: gli errori che fanno perdere agevolazioni e bonus

In quali casi un errore relativo al calcolo del valore Isee rischia di far perdere bonus e agevolazioni? Scopriamolo.

Quando si intende accedere ai bonus e alle agevolazioni statali ma anche regionali o comunali, è essenziale anzitutto verificare di rientrare nei requisiti richiesti. In secondo luogo occorre essere consapevoli del fatto che in buona parte dei casi occorrerà presentare il proprio Isee aggiornato ed in corso di validità. Il motivo è semplice: le agevolazioni sono pensate per essere destinate a persone o nuclei familiari con redditi medio-bassi o privi di reddito.

Errori isee e perdita bonus, i casi
Quali errori sul valore Isee possono costare la perdita di un’agevolazione -Abruzzo.cityrumors.it

E’ pertanto essenziale portare prova, attraverso l’Isee, di avere redditi, mobili ed immobili, in misura non superiore ai limiti previsti per ogni specifico bonus. Attenzione però, in quali casi un errore potrebbe costarvi caro facendovi perdere la possibilità di accedere ad un determinato beneficio economico? Facciamo chiarezza.

Isee, gli errori che costano la perdita dei bonus

Quando ci si trova a dover compilare l’Isee il primo elemento che occorre considerare è legato al fatto che bisogna tener conto dell’intero nucleo familiare inteso come il numero dei soggetti che vanno a comporre la famiglia anagrafica e che coabitano avendo la medesima residenza e risultano sullo stato di famiglia.

Isee, i legami tra soggetti che vengono considerati
Come tener conto dei legami di convivenza e parentela per il calcolo dell’isee -Abruzzo.cityrumors.it

I ‘legami’ che rientrano in tale ambito sono il matrimonio o quelli di parentela ma anche di tutela o di adozione, nonché il legame di affinità o affettivo. Ed essi devono intercorrere al momento della presentazione della DSU.

Di fatto per calcolare correttamente l’indicatore della situazione economica equivalente bisogna essere consapevoli del fatto che in tale valore rientrano tutti coloro che, alla data di presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica, risultano sul medesimo stato di famiglia nel comune di residenza.

In questo ‘gruppo’ rientrano dunque i figli minorenni conviventi ma anche quelli maggiorenni non conviventi, i coniugi conviventi o non conviventi e i conviventi pur senza aver contratto matrimonio ma risultanti nella medesima residenza e nello stesso stato di famiglia.

Importante è ricordarsi che coloro che fanno parte dei un nucleo familiare continuerà, anche qualora dovessero sussistere variazioni anagrafiche, a farne parte. Questo significa che anche se non conviventi, due persone in unione civile o unite dal matrimonio rimarranno parte del medesimo nucleo familiare. Tener conto o meno di questi dettagli potrebbe far aumentare o diminuire eventuali bonus anche di diverse decine o centinaia di euro.

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