Isee: cambia il calcolo con l’attesa della nuova riforma. Attenzione a cosa includere e cosa escludere, tutti i documenti.
Il calcolo dell’ISEE, acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, rappresenta uno strumento essenziale per valutare la situazione economica di un nucleo familiare al fine di accedere a determinati servizi e prestazioni sociali.
Questo indicatore tiene conto non solo del reddito familiare, ma anche di altri fattori come il patrimonio immobiliare e mobiliare, al fine di determinare in maniera equa e precisa il livello di ricchezza e il potenziale bisogno di sostegno economico della famiglia.
Nuovo calcolo ISEE: cosa escludere
La riforma dell’Isee porta importanti cambiamenti nel calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, con l’esclusione di alcuni investimenti che rendono più leggera la valutazione della ricchezza familiare. Il Ministero ha accelerato l’attuazione della normativa inserita nella legge di Bilancio, che esclude dal calcolo dell’Isee i titoli pubblici italiani fino a un valore di 50 mila euro, insieme al libretto postale e ai buoni fruttiferi.
In parallelo, la viceministra del Lavoro, Teresa Bellucci, e il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, stanno lavorando per una riforma globale dell’Isee, basandosi sulle proposte formulate dal Forum nazionale delle Associazioni Familiari.
La novità principale riguarda l’esclusione dei Btp dal calcolo dell’Isee, offrendo così la possibilità di ridurre l’indicatore economico attraverso investimenti in titoli pubblici, con vantaggi che vanno da assegni familiari più elevati a sconti sulle tasse scolastiche. Il provvedimento è stato trasmesso dal Ministero dell’Economia al Ministero del Lavoro, con un iter che sembra procedere in modo celere.
Oltre ai titoli di Stato, verranno esclusi dal calcolo dell’Isee anche i buoni fruttiferi postali, i libretti di risparmio postale e altri prodotti finanziari con garanzia statale, sempre entro il tetto di 50 mila euro. La riforma mira a favorire gli investimenti dei risparmiatori domestici, con l’obiettivo di aumentare il collocamento dei titoli di Stato sul mercato.
Nel frattempo, il Forum delle Associazioni Familiari propone una revisione più ampia dell’Isee, con l’obiettivo di eliminare i limiti di equità e opportunità attualmente presenti. Tra le proposte vi è quella di considerare il reddito lordo anziché quello netto, rivedere la componente reddituale dell’Isee, introdurre scale di equivalenza che tengano conto del carico economico per la crescita dei figli e ridurre il peso attribuito alla prima casa. Queste proposte potrebbero allargare la platea di coloro che possono beneficiare degli aiuti statali, come la social card, il bonus elettrico e l’Assegno Unico.
La riforma dell’Isee si sta muovendo ad un ritmo sostenuto, con l’obiettivo di concludere il processo in tempi brevi e offrire una valutazione più equa e precisa della situazione economica delle famiglie italiane.