Ancora cambiamenti in materia fiscale: cambia di nuovo l’Irpef. Dal 2026 qualche fortunato pagherà meno tasse. Scopriamo chi.
Quando si parla di Irpef salgono i timori. Sale la paura che il Governo di Giorgia Meloni possa fare marcia indietro e tornare ad un sistema con più aliquote, decisamente meno vantaggioso per i contribuenti. L’Esecutivo, invece, ha intenzione di marciare spedito verso la via della semplificazione e della riduzione delle aliquote.

Fino al 2023, le aliquote Irpef erano 4:
- 23% per redditi annui lori fino a 15.000 euro;
- 25% per redditi annui lordi compresi tra 15.001 e 28.000 euro;
- 35% per redditi annui lordi tra 28.001 e 50.000 euro;
- 43% per redditi annui lordi sopra i 50.000 euro.
Con la Legge di Bilancio 2024 il Governo ha abbassato le aliquote da quattro a tre accorpando i primi due scaglioni di reddito e la misura è diventata poi strutturale con la manovra di Bilancio di quest’anno. Tuttavia le novità non sono ancora finite: a palazzo Chigi già si parla di un altro cambiamento che inciderà in misura importante sulle tasche dei cittadini.
Aliquote Irpef: ecco le novità
Quello di abbassare la pressione fiscale sui contribuenti era uno degli obiettivi del Governo di Giorgia Meloni e la promessa fatta agli elettori è stata mantenuta grazie all’abbassamento delle aliquote Irpef che sono passate da quattro a tre. Ma le novità non sono ancora finite.

Attualmente le aliquote Irpef sono le seguenti:
- 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
- 35% per redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro;
- 43% per redditi che superano i 50.000 euro annui.
Come possiamo vedere è scomparsa l’aliquota del 25% che interessava i redditi medio bassi e questo, a cascata, è andato a vantaggio anche delle altre fasce reddituali. L’obiettivo della flat tax per tutti è ancora molto lontano e forse non sarà raggiungibile a breve. Ma il Governo ha deciso di non fermarsi, di spingersi ancora oltre e di sostenere ulteriormente il ceto medio con una riduzione della seconda aliquota Irpef che passerebbe dal 35 al 33% che verrebbe estesa ai redditi fino a 60.000 euro annui lordi.
Irpef: chi pagherà meno tasse dal prossimo anno
Il Governo di Giorgia Meloni sta lavorando sul fronte Irpef per dare un’altra bella sforbiciata alle aliquote. In particolare questa volta l’obiettivo è intervenire sulla seconda aliquota abbassandola di due punti percentuali ed estendendola ad una platea più ampia.

Se passerà la riforma e se la seconda aliquota passerà dal 33 al 35% e si estenderà ai redditi – da lavoro e da pensione – fino a 60.000 euro, a quel punto, ad esempio, una persona che percepisce una pensione lorda di 60.000 euro all’anno, risparmierà ben 640 euro di tasse.
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Chi ha una pensione annua lorda di 50.000 euro vedrà le sue finanze crescere di 440 euro e i redditi intorno ai 40.000 euro, invece, avranno un beneficio di circo 240 euro all’anno. Tutto questo, naturalmente, andrà a vantaggio anche dei redditi superiori ai 60.000 euro i quali, fino a 60.000 euro, pagherebbero ugualmente due punti percentuali in meno di Irpef. Nessun vantaggio, invece, per i redditi al di sotto dei 28.000 euro.





