Secondo un rapporto pubblicato dall’Inps, l’Abruzzo è uno dei territori regionali in cui si è registrata la maggior diminuzione del ricorso alla Cassa Integrazione rispetto al 2022.
Sembra passata un’eternità da quella che, a mani basse, rappresenta una delle più ardue sfide che la società moderna si sia mai trovata a fronteggiare: la pandemia da Covid 19. Con la pandemia, tanti fattori si erano venuti a determinare: l’aspetto socio-sanitario era sicuramente stato intaccato ma, un fattore che viene forse dimenticato nella trattazione dei fatti, riguarda l’impiego e il lavoro.
Durante il periodo di pandemia infatti, a causa delle restrizioni alla circolazione, molti lavoratori dipendenti finirono nel limbo della Cassa Integrazione, restando appesi a un lavoro che in quel momento si era reso improduttivo, nella totale incertezza di quale sarebbe stato il loro futuro. Rispetto al 2022 però, in cui gli strascichi della pandemia erano ancora vivi, si registra un dato interessante. A riportarlo è l’Inps.
Meno Cassa Integrazione in Abruzzo
L’Inps (Istituto nazionale della previdenza sociale) ha pubblicato di recente un rapporto, che mette in luce un fatto decisamente interessante, che aiuta a delineare un quadro molto preciso, permettendo di percepire sensibilmente le differenze tra un durante e un post pandemia. Perché si, la pandemia da Covid 19 ha messo in disordine vari aspetti della società, tra cui il fattore occupazionale.
Tanti i lavoratori dipendenti che, a causa della condizione sociale precaria a cui la pandemia sottoponeva le aziende, hanno finito col vivere per mesi nel limbo burocratico della Cassa Integrazione, non riuscendo a vedere una via d’uscita. Nel 2023 però, la situazione pare essere decisamente cambiata, perlomeno in Abruzzo dove, secondo l’Inps, c’è stato un alto tasso di riduzione del ricorso alla Cassa Integrazione.
L’Inps infatti, nell’aggiornamento al mese di novembre 2023 dell’Osservatorio nazionale sulla Cassa integrazione guadagni e disoccupazione, parla di questa inversione di tendenza rispetto al dato rilevato nel novembre del 2022. Viene infatti precisato che:”tale diminuzione si evince sia dal dato relativo al solo mese di novembre sia dal dato complessivo del periodo gennaio-novembre 2023″.
Continuano dall’Inps:”Il prospetto riepilogativo del numero di ore autorizzate di Cig/Fondi di solidarietà, nelle sue diverse forme consente di rilevare il definitivo superamento del periodo di emergenza sanitaria, durante il quale si è registrato un aumento esponenziale del numero complessivo di ore autorizzate. Quanto emerso conferma il quadro già prospettato nel Rendiconto Sociale Inps Abruzzo 2022 presentato nello scorso mese di ottobre”.