Pochi proprietari di una seconda casa sono a conoscenza della possibilità di non pagare l’IMU. Vediamo le condizioni da soddisfare.
L’IMU è l’imposta che i proprietari di seconde case o prime case di lusso corrispondono tramite modello F24 due volte all’anno, l’acconto a giugno e il saldo a dicembre. L’importo dipende dalla rendita catastale dell’immobile e dall’aliquota ordinaria applicata dal Comune in cui si trova l’abitazione. Esistono casi di esenzione dal pagamento. Gli alloggi sociali, la casa coniugale assegnata al coniuge dopo una separazione legale, l’inagibilità o l’inabilità dell’immobile.
Parliamo di circostanze che permettono al proprietario di una seconda casa di non pagare l’IMU oppure di veder ridotto l’importo come per l’immobile dato in locazione (75% dell’imposta da corrispondere) a condizione che il contratto sia a canone concordato. Poi ci sono altri due casi particolari che poche persone conoscono.
La prima condizione che permette di ottenere una riduzione IMU del 50% sulla seconda casa è che l’immobile sia di interesse storico e artistico. I fabbricati interessati dall’agevolazione sono quelli di proprietà di enti pubblici, enti territoriali, persone giuridiche private senza fine di lucro nonché enti ecclesiastici e altri soggetti. L’immobile o fabbricato dovrà essere stato giudicato di interesse storico o artistico e vantare un interesse culturale certificato.
L’agevolazione IMU dovrà essere applicata in sede di calcolo dell’imposta ma prima occorrerà comunicare all’Ufficio di competenza la presenza dell’interesse storico indicando i dati identificativi del fabbricato e il valore imponibile dello stesso. Per poter ottenere la riduzione sarà necessario che l’interessato avanzi richiesta entro il 30 giugno dell’anno seguente a quello del calcolo dell’imposta.
Un secondo caso di riduzione IMU sulla seconda casa è il possesso di un immobile in comodato d’uso. Se il genitore dà la casa in comodato d’uso al figlio (o viceversa) allora si potrà approfittare su una riduzione del 50%. Ci sono, però, due condizioni da rispettare.
L’immobile dovrà essere adibito ad abitazione principale da chi vi abita e non dovrà appartenere ad una categoria catastale specifica ossia la categoria di lusso (A1, A8 e A9). Il comodato dovrà essere concesso ai parenti il linea retta entro il primo grado e il contratto dovrà essere regolarmente registrato. Inoltre il comodante dovrà possedere una sola abitazione in Italia e dovrà risiedere nello stesso Comune in cui è situato l’immobile dato in comodato.