Impennata mutui e affitti che diventano una trappola: nuova doppia stangata sulle famiglie

Una delle principali difficoltà per le famiglie italiane è oggi rappresentata dai mutui e dagli affitti. Attenzione allo scenario che si prefigura per il 2024

L’impennata dell’inflazione conseguente alla pandemia di Covid prima e ai conflitti bellici poi, ha letteralmente sconvolto i piani di milioni di famiglie italiane, in particolare per quanto riguarda la scelta della casa da acquistare. I costi dei mutui sono volati alle stelle a causa del progressivo ed inarrestabile aumento dei tassi ed il budget che i nuclei familiari avevano predisposto per far fronte alla decisione di comprare il bene più importante per eccellenza non sono bastati più.

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Impennata mutui e affitti che diventano una trappola: nuova doppia stangata sulle famiglie-Abruzzo.cityrumors.it

Questo anche perché l’inflazione ha eroso redditi e risparmi portandoli a calare mentre dall’altra parte le rate mensili dei mutui aumentavano. E cosa è successo invece agli affitti? Attenzione allo scenario che potrebbe prefigurarsi nel corso del 2024.

Impennata mutui e affitti, cosa succede nel 2024? La situazione

A definire lo scenario conseguente l’impennata inflazionaria ci ha pensato Nomisma con un’analisi dettagliata chiamata “Sguardi familiari sull’Abitare 2023” nell’ambito del sedicesimo Rapporto sulla Finanza per l’Abitare. E che permette di capire anche cosa succederà nel corso del 2024 sia per quanto riguarda l’accesso ai mutui che la situazioni legate all’affitto.

Affitti mutui causa povertà
Restare intrappolati negli affitti può diventare concausa di povertà-Abruzzo.cityrumors.it

Quello che viene a mancare secondo quanto emerge dallo studio sono i requisiti per accedere al credito. Circa il 21,1% delle famiglie numerose infatti ha dichiarato di non avere la possibilità di richiedere il mutuo e questo aspetto va a spiegare come si stia da tempo registrando una netta flessione della propensione all’acquisto e come questo calo dovrebbe protrarsi anche nei prossimi mesi.

Infatti anche per quanto riguarda i nuclei familiari con figli minori si registrano percentuali superiori alla media e così per ciò che concerne i single under 45. La riduzione dei percorsi di acquisto di una casa interessa, nel 2023, complessivamente il 12% delle famiglie rispetto al 13,3% del 2022.

Si tratta di dati che non fanno altro che confermare come l’incertezza per quanto accadrà in futuro, soprattutto per quello che riguarda il perimetro familiare, vada a condizionare le decisioni in questo ambito. Dall’indagine si evidenzia come vi sia un calo dall’83% al 78% tra 2022 e 2023 della propensione di acquistare casa accendendo un mutuo.

Ciò non toglie che alcuni segmenti di popolazione (in particolare i single under 45) abbiano mostrato una maggior propensione all’acquisto. Il problema è legato al fatto che numerosi mutui restano bloccati e intrappolati nell’affitto in quanto il sistema Paese non ha programmato in tempi adeguati un’offerta che tenesse conto della maggiore richiesta abitativa.

E, proprio il canone di locazione, può trasformarsi in tempi di inflazione elevata in una “concausa di povertà” specialmente nel caso di aumento dei componenti della famiglia, della presenza di un familiare non autosufficiente o di un disabile, della gestione contemporanea di figli e genitori anziani, o della separazione dei coniugi.

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