In molti si chiedono se il canone Rai debba essere pagato in casi specifici, come quando l’immobile in cui si vive è in ristrutturazione.
Si continua a parlare in queste settimane del Canone Rai, considerata la possibilità che l’importo dell’imposta possa aumentare dal prossimo anno. Lo sconto, stabilito con la Legge di Bilancio 2024 potrebbe non essere prorogato e, dunque, rimanere valido sino al 31 dicembre 2024.
Il Canone tornerebbe a 90 euro, senza alcuna modifica per le modalità di pagamento e le esenzioni previste. Fra chi si chiede se l’imposta debba essere versata ci sono anche i soggetti che stanno effettuando dei lavori di ristrutturazione nella propria abitazione. Vediamo cosa accade in questo determinato caso e se deve essere effettuato il pagamento.
Può accadere, per vari motivi, di dover effettuare dei lavori di ristrutturazione edilizia in un immobile, una circostanza che rende l’abitazione in questione inagibile o inabitabile. Chi si trova in questa determinata situazione si chiede se debba essere pagato il Canone Rai, imposta dovuta per la detenzione di apparecchi televisivi.
A rispondere al quesito, la redazione de Laleggepertutti. Trattandosi di un’imposta che si basa, dunque, sul possesso di almeno un televisore e non sul suo uso, per non pagare il canone Rai è necessario dimostrare di non possedere alcun apparecchio televisivo all’interno dell’immobile anche se questo risulta abitabile. Per essere esonerato dal pagamento, il soggetto deve inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Questa dovrà essere inoltrata ogni anno in cui si certifica che non si possiede un televisore in caso.
Chi non possiede apparecchi atti alla ricezione di onde radio televisive, rientra, difatti, nei casi di esenzione dal pagamento. Altri soggetti esonerati dal pagamento sono gli over 75 con un reddito inferiore agli 8mila euro, i diplomatici e militari stranieri.
Non sarà necessario, dunque, disattivare l’utenza dell’energia elettrica per l’appartamento in ristrutturazione. Una volta accertato che il soggetto rientra nei casi di esenzione, l’imposta non verrà più addebitata sulle bollette della luce, come quanto stabilito nel 2016 da quando l’imposta non viene pagata direttamente.
La domanda per l’esenzione deve essere inoltrata, come già detto, all’Agenzia delle Entrate. È possibile provvedere tramite il portale dell’ente o affidandosi ad un patronato o un Caf. In alternativa si può procedere scaricando il modulo sul sito dell’Agenzia delle Entrate e, dopo averlo compilato, inviarlo via Pec (all’indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it) o via posta al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino.