La ristrutturazione della casa permette la richiesta del Bonus mobili ma solo a specifiche condizioni. Scopriamo i chiarimenti dell’AdE.
Avete ristrutturato la vostra abitazione e ora è finalmente arrivata l’ora di arredarla? Se vi siete ricordati dell’opportunità di associare al Bonus ristrutturazione il Bonus mobili dovete conoscere i requisiti da soddisfare.
Il Bonus mobili consente di risparmiare il 50% sulla spesa di acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per arredare un immobile ristrutturato. Dopo la grande fatica dei lavori per rimodernare la casa e adattarla alle direttive green finalmente arriva il momento di divertirsi e di dar sfogo alla propria creatività nell’arredare le stanze. Divani, letti, tavoli, sedie, librerie, armadi, c’è tanto da scegliere e da spendere.
Indispensabile risparmiare grazie allo specifico Bonus ma purtroppo per il cittadino potrebbe arrivare una doccia fredda. Se tutti i requisiti di accesso all’agevolazione non dovessero essere soddisfatti si potrà dire addio alla misura e pagare l’arredo completamente di tasca propria. Il dubbio più frequente riguarda la chiusura della CILA prima o dopo la richiesta del Bonus mobili. Se la pratica è stata chiusa si può ancora procedere con gli acquisti?
CILA e Bonus mobili, le puntualizzazioni dell’Agenzia delle Entrate
La Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata è un titolo abilitativo necessario per avviare i lavori di manutenzione straordinaria di un’abitazione. Una volta terminati gli interventi di ristrutturazione la pratica viene chiusa ma qual è la correlazione con il Bonus mobili? L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato come la chiusura della CILA non impedisce l’utilizzo del Bonus mobili e grandi elettrodomestici anche se gli acquisti dovessero essere effettuati successivamente.
Non è previsto nemmeno alcun vincolo temporale tra termine dei lavori e acquisto dei mobili. Il problema CILA, dunque, non esiste. Per accedere all’agevolazione, però, ci sono altri requisiti da soddisfare. Partiamo con il dire che la misura prevede una detrazione del 50% su una spesa massima di 5 mila euro nel 2024. Significa che si potranno recuperare non più di 2.500 euro per ogni unità abitativa ristrutturata. Danno diritto al Bonus mobili gli interventi di ristrutturazione edilizia o di manutenzione straordinaria in appartamenti o parti comuni di condomini.
I lavori dovranno essere svolti nell’anno precedente a quello di acquisto dei mobili e degli elettrodomestici. Importante puntualizzazione sugli elettrodomestici. Per essere ammessi a detrazione dovranno appartenere ad una specifica classe energetica. Non inferiore alla A per i forni, alla E per lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie, alla F per frigoriferi e congelatori. Infine, condizione necessaria è pagare tutti gli acquisti con mezzi tracciabili come bonifici, carte di credito o debito.