Una nuova tipologia di raggiro capace di creare numerosissimi danni. Le coordinate bancarie rubate grazie a un finto aggiornamento.
Ogni cosa che oggi è possibile incrociare attraverso la rete, potrebbe in realtà trattarsi di qualcos’altro. Niente, insomma, è come sembra, niente potrebbe essere quello che realmente ci si immagina. Il concetto di truffa, per intenderci, in questo senso, trova terreno fertile a più non posso grazie alle magie, per cosi dire, della rete, tra i giochi di prestigio che è possibile mettere in atto da personaggi senza alcuno scrupolo e intenzionati soltanto ad approfittare del prossimo.
Lo stesso concetto di truffa, in alcuni casi può superare qualsiasi immaginazione. Non più un contenuto accattivante con il quale confondere direttamente l’utente, spingerlo verso qualcosa che magari immagina essere di tutt’altra natura. Oggi, per esempio, il raggiro, il furto, può arrivare anche grazie a uno specifico programma apparentemente innocuo o magari grazie alla diffusione di un aggiornamento destinato, sempre apparentemente a un noto sistema operativo per dispositivi mobile.
Furto delle coordinate bancarie, massima attenzione: Antidot, il virus che ruba ogni cosa
In questo caso l’attenzione degli utenti è tutta rivolta a un caso che ha fatto davvero molto discutere. Un finto aggiornamento Google, apparentemente mascherato da elemento assolutamente necessario per continuare a utilizzare Google Play che si è in realtà rivelato qualcos’altro. Una raccolta indiscriminata di informazioni di ogni tipo, sullo stesso dispositivo utilizzato, comprese quelle di natura bancaria.
Il nome del virus diffuso attraverso l’aggiornamento citato è “Antidot”. Questi, di fatto, fa utilizzo di falsi siti web per la promozione di particolari aggiornamenti. L’utente, potrebbe ricevere un messaggio specifico che invita a scaricare un aggiornamento di Google Play, e di fatto, il gioco si compie.
Da quel momento in poi lo stesso dispositivo passa in automatico nelle mani dei malintenzionati nascosti dietro l’intera operazione. Nessuna informazione riservata da quel momento, sarà al sicuro.
Nello specifico il virus in questione è capace di memorizzare i tasti premuti per l’accesso, per esempio, a pagine e app riservate. Password, per esempio, coordinate di natura bancaria e non solo. Ogni cosa, insomma, che possa portare a un vantaggio anche di natura economica per i malintenzionati coinvolti.
Massima allerta, dunque, soprattutto per quel che riguarda fantomatici aggiornamenti. Il rischio, soprattutto al giorno d’oggi, potrebbe nascondersi dietro qualsiasi apparentemente valido elemento. Per gli utenti, la consapevolezza di potersi ritrovare nei guai, all’improvviso, situazione da evitare sempre e comunque a ogni costo.