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Economia e Finanza

Eredità, molti usano questo trucco per non pagare i debiti: è legale

Un’eredità comprensiva di debiti può causare molte problematiche eppure un modo legare per evitare il pagamento esiste. 

Gli eredi hanno un escamotage suggerito dalla Legge per tutelarsi da eventuali debiti lasciati in eredità dal familiare deceduto. Vediamo come risolvere le brutte sorprese della successione.

Come evitare legalmente di pagare i debiti (Abruzzo.cityrumors.it)

I cittadini hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione nel momento in cui diventano eredi. Secondo la Legge tali eredi al pari dei chiamati all’eredità e dei legatari dovranno procedere entro 12 mesi dalla data di apertura della successione solitamente coincidente con la data del decesso del familiare. La dichiarazione serve semplicemente per comunicare all’Agenzia delle Entrate il subentro degli eredi nel patrimonio del defunto e determinare, così, le imposte dovute.

Qui entrano in gioco i debiti, sia quelli del de cuius sia quelli degli eredi. L’eventuale presenza di debiti, infatti, potrebbe portare ad una riduzione del patrimonio ereditario. Il condizionale è d’obbligo perché c’è un modo per tutelarsi ed evitare il pagamento dopo la dichiarazione di successione. Questa, infatti, non obbliga i soggetti interessati al pagamento dei debiti del defunto perché non è un’accettazione di eredità.

Debiti e successione, cosa fare con l’eredità

La dichiarazione di successione è un adempimento fiscale obbligatorio per gli eredi che non presume l’accettazione tacita dell’eredità. Significa che l’erede non ha immediato obbligo ad accettare e dunque pagare i debiti del defunto a condizione che non si comporti come un erede. Uno status che si acquisisce, ad esempio, usando i soldi dell’eredità per comprare un’auto nuova.

Cosa fare se si ereditano debiti (Abruzzo.cityrumors.it)

Non vi rientrano le azioni che hanno l’unico fine di preservare il patrimonio ereditario. Comportarsi come erede significa accettare tacitamente l’eredità. Stesso discorso per la mancata richiesta di inventario entro i termini (tre mesi dall’apertura della successione).

Una volta che l’accettazione tacita è accertata non si potrà più tornare indietro e i debiti dovranno essere pagati. In generale, dunque, in presenza di debiti è meglio agire tempestivamente ed evitare comportamenti fraintendibili. La scelta per tutelarsi dai debiti è tra rinunciare all’eredità (scatta automaticamente dopo dieci anni dalla successione non procedendo con l’accettazione) o accettare con beneficio d’inventario in modo tale da separare il patrimonio dell’erede dalla quota ereditaria e rendere aggredibile dai creditori solo quest’ultima.

Tale seconda soluzione è preferibile se i debiti sono inferiori ai crediti, in caso contrario meglio rinunciare tramite atto formale. Non esiste la tacita rinuncia. Se, invece, i debiti sono dell’erede si potrebbe rinunciare all’eredità ma è bene sapere che i creditori potrebbero impugnare la rinuncia.