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Economia e Finanza

Eredità, l’ex moglie avrà sempre diritto a questo: lo prevede la legge

Assegno divorziale, spetta anche dopo la morte dell’ex coniuge? La legge è molto chiara su questo punto: i diritti del coniuge superstite. 

Quando ci si sposa è rassicurante pensare che quell’unione possa essere per sempre, tuttavia i dati suoi divorzi parlano chiaro: non per tutti esiste la possibilità di un lieto fine. Il 21,3% delle coppie si dice addio nei primi dieci anni di matrimonio mentre nei primi venti sono ben il 35,6% i coniugi che divorziano.

Ex coniuge morto, quale diritti per il superstite? (abruzzo.cityrumors.it)

Divorziare non significa solo veder sfumare il proprio sogno di un lieto fine, ma anche avere a che fare con avvocati e tribunali qualora il rapporto non si concluda in via amichevole.

Tra le questioni più discusse, subito dopo la custodia dell’eventuale prole, uno dei punti di maggiore attrito è l’assegno divorzile, assegnato al coniuge che versa in una condizione economica inferiore rispetto all’altro. Questo si discosta dall’assegno di mantenimento(che preserva il tenore di vita goduto durante il matrimonio) e non ha una durata automaticamente determinata.

Cosa succede all’assegno divorzile in caso di decesso dell’onerato?

Negli ultimi anni in Italia la tematica della successione ereditaria è stata ampiamente discussa, si tratta infatti di una fattispecie legale estremamente complessa, sopratutto quando vede coinvolti due ex coniugi. Nel caso in cui il matrimonio risulti sciolto o attenuato alla morte di uno dei due membri della coppia, la legge prevede specifici diritti anche per l’ex coniuge superstite, purché si presentino determinate circostanze.

Cattive notizie per gli eredi: c’è da pagare (abruzzo.cityrumors.it)

L’obbligo per gli eredi di corrispondere tale assegno, precisa il comma 3 dell’art. 9 bis l. div., cesserà solo al presentarsi di una di predeterminate casistiche. Come è noto, il matrimonio conferisce ai coniugi uno status legale che prevede diritti e doveri reciproci, anche nel caso in cui uno dei due venga a mancare. Il superstite ha infatti diritto a una quota del patrimonio del defunto (detta riserva), indipendentemente dal regime patrimoniale adottato dai coniugi.

Tuttavia, una volta che il legame matrimoniale si è concluso le cose cambiano notevolmente a seconda che si tratti di separazione o divorzio. In caso di separazione, il coniuge superstite (purché non sia l’onerato) mantiene generalmente i diritti ereditari, sia che la separazione sia stata consensuale o giudiziale.

Discorso a parte va fatto nel caso in cui ci si trovi in un regime di divorzio, quest’ultimo infatti cessa gli effetti civili del matrimonio, permettendo ai due ex coniugi di contrarre nuove nozze. Dunque con il divorzio si perdono anche i diritti ereditari, fatta eccezione per l’eventuale assegno divorzile.

I doveri degli eredi del defunto

Come abbiamo visto, l’assegno divorzile spetta al coniuge che non versa in una situazione economica dignitosa. Qualora il ricevente versi in condizioni economiche disagevoli può avvalersi dell’art. 9 bis della l.n. 898/1970 (cd. Legge sul Divorzio). Questo consente al superstite di ricevere un assegno periodico a carico degli erediL’obbligo per gli eredi di corrispondere tale assegno, precisa il comma 3 dell’art. 9 bis l. div., cesserà solo al presentarsi di una di predeterminate casistiche.

Così si rischia di perdere l’assegno divorzile (abruzzo.cityrumors.it)

Nuove nozze o convivenza, in questo caso si perde il diritto all’assegno divorzile senza possibilità di riattivazione. La fine dello stato di bisogno. In questo caso l’assegno a carico degli eredi viene estinto ma se dovesse ripresentarsi lo stato di bisogno l’assegno potrebbe essere riattivato per ordine dell’autorità giudiziaria.

L’assegno divorzile non è ereditario, quindi agli onerati spetterà solo l’obbligo di corrispondere agli eventuali eredi del de cuius i ratei scaduti e non riscossi al momento del decesso.

Al contrario, in caso di morte del soggetto obbligato l’obbligo a corrispondere l’assegno divorzile passerà agli eredi, ma in via automatica. L’art. 9 bis l. div prevede infatti l’avvio di un nuovo provvedimento legale.