Ennesima novità per quanto riguarda il passaggio al mercato libero di luce e gas: vediamo insieme cosa è stato deciso e come andrà ad incidere sulla spesa complessiva delle famiglie italiane.
A Palazzo Chigi si cambia idea ancora una volta per quanto riguarda il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero di luce e gas. In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.
La situazione dei rialzi e del carovita ha raggiunto ormai livelli allarmanti in Italia. Nel giro di poco più di un anno e mezzo le rate dei mutui a tasso variabile sono quasi raddoppiate esattamente come sono raddoppiati i prezzi dei generi alimentari nei supermercati. L’ultima stangata è arrivata qualche giorno fa e riguarda le bollette: da agosto a settembre il prezzo del gas è salito ulteriormente del 4,8%. Secondo le prime stime questo potrebbe comportare bollette più salate di circa 60 euro per ogni famiglia.
La cosa peggiore è che, in vista dei mesi più freddi, il prezzo della materia prima energetica potrebbe aumentare ancora a causa di un’aumentata richiesta. Tutto questo sta avvenendo in concomitanza con il passaggio obbligatorio dal mercato tutelato al mercato libero di luce e gas che dovrebbe avvenire entro gennaio 2024. Ma a Palazzo Chigi sembra che abbiano cambiato nuovamente idea.
Milioni di famiglie preoccupatissime per l’imminente passaggio dal mercato tutelato al mercato libero di luce e gas. Con l’aumento del gas del 4,8%, il rischio è quello di trovarsi a pagare bollette davvero altissime. Vediamo insieme cosa succederà.
Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha proposto di posticipare il passaggio obbligatorio dal mercato tutelato al mercato libero. Se la proposta verrà accettata, avremo ancora tra i 6 mesi e i 12 mesi di tempo per “tuffarci” nel mercato libero, regolato dall’equilibrio tra domanda e offerta. Pertanto questo passaggio di cui si discute dal 2017, potrebbe diventare obbligatorio solo alla fine del 2024 se non, addirittura, all’inizio del 2025.
Una boccata di ossigeno per milioni di famiglie in difficoltà. Restano, però, escluse dall’obbligo di passare al mercato libero, alcune categorie ritenute “vulnerabili “. Anche nel momento in cui sarà effettivamente un obbligo scegliere un gestore del mercato libero, non saranno tenuti a farlo le seguenti categorie di soggetti:
Tutti costoro potranno continuare a restare all’interno del mercato tutelato anche dopo che scatterà l’obbligo. Gli altri, invece, dovranno scegliere un operatore del mercato libero altrimenti verrà loro applicata la tariffa “placet” che è solitamente molto alta e poco conveniente.