Dopo una certa età, i contributi e le tasse non vanno più considerati nel bilancio famigliare. Ecco cosa bisogna sapere
In Italia, uno dei problemi che più spesso vengono denunciati dalle famiglie è quello delle tasse e dei contributi. Sebbene il governo abbia proposto e continui a sostenere diversi bonus proprio per alleggerire le spese che pesano sulle spalle delle famiglie, di fatto gli esborsi sono sempre consistenti e possono essere un vero problema, nei periodi di scarsi guadagni.
Fortunatamente, però, ci sono alcune categorie di persone che godono di alcuni benefici anche economici come, ad esempio, degli sconti sulle tasse e sui contributi o la possibilità di non considerarli ai fini dell’ISEE e quindi del bilancio famigliare. Ecco chi sono questi cittadini fortunati: scopri se ci rientri anche tu o qualcuno a cui vuoi bene!
Dopo quest’età, le tasse non vanno più considerate
La prima tassa dalla quale dopo una certa età si è esenti è quella del ticket sanitario che viene richiesto per esami di diagnostica strumentale e di laboratorio, prestazioni in Pronto soccorso che non rivestono il carattere di emergenza, cure termali e visite specialistiche. Godono di questa esenzione le persone con più di 65 anni e un reddito famigliare inferiore a 36.151,98 euro. Inoltre, ne sono esenti i titolari dell’Assegno sociale, al di là dell’età e del reddito. Non pagano il ticket, poi, anche i titolari di pensione integrata al minimo se e solo se hanno più di 60 anni e un ISEE non superiore a 8.263,31 euro.
Nel caso in cui, avanzando l’età, si vada incontro a problemi di udito, alcune categorie di persone possono godere di un impianto acustico gratuito. Hanno questo privilegio i ricoverati in strutture sanitarie accreditate pubbliche e private, gli invalidi di guerra e di servizio, i ricoverati in strutture sanitarie accreditate, gli invalidi con una riduzione di 1/3 della capacità lavorativa e gli invalidi civili non in età lavorativa con invalidità superiore al 33,3%.
Alcuni anziani, inoltre, godono anche delle cure termali gratuite se e solo se queste vengano prescritte dal medico per la cura di una patologia specifica. In questo caso, però, si deve pagare il ticket sanitario, a meno che si rientri in uno dei casi di esenzione spiegati precedentemente. Infine, chi ha più di 75 anni e un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore a 8mila euro gode anche dell’esenzione dal Canone Rai.