Attenzione a non gettare via la dichiarazione dei redditi, è importante che la conservi per un certo periodo di tempo: ecco quanto e perché
La dichiarazione dei redditi è un documento che ogni contribuente deve presentare ogni anno, puntualmente, all’Agenzia delle Entrate.
Che tu sia una partita IVA oppure che debba presentare il 730, la dichiarazione dei redditi deve essere assolutamente presentata. Questa dichiarazione è uno strumento che consente di comprendere se ogni contribuente ha versato le tasse in modo equo rispetto a quanto ha guadagnato nel corso di un anno. È dunque un documento importante, una prova che dimostra quanto si è effettivamente guadagnato con il proprio lavoro, e per questo è essenziale che sia compilata senza errori, per non incorrere in sanzioni.
Altra cosa importante da sapere, è quanto tempo, una volta emessa, deve essere conservata la dichiarazione dei redditi, in particolare per chi ha eseguito la dichiarazione 730. L’attenzione va posta anche su quali siano i documenti che non bisogna assolutamente perdere. Scopriamo dunque, insieme, che cosa non devi gettare e per quanto tempo è importante conservare la dichiarazione dei redditi.
Dichiarazione dei redditi: documenti da conservare e per quanto tempo
Se si presenta il 730, in molti si chiedono per quanto tempo bisognerà mettere da parte i vari documenti.
Ebbene, di solito i documenti devono essere tenuti al sicuro per 5 anni, quindi, dato che la dichiarazione di quest’anno si riferisce al 2023, essa dovrà essere conservata fino al 31 dicembre 2028.
Nel dettaglio, è importante conservare certificazioni di ritenute d’acconto, dei redditi, quindi la certificazione Unica, gli scontrini dei medicinali comprati, le fatture per spese mediche, altre spese che possono essere deducibili o detraibili e gli attestati di pagamento della tassa tramite F24.
Bisogna conservare, inoltre, la copia dell’assicurazione dei requisiti per i premi di assicurazione sulla vita, il contratto di mutuo e i contratti di compravendita per acquisire un immobile come prima casa, e il contratto di mutuo per costruzione e ristrutturazione della prima casa. Lo scopo è detrarre gli interessi passivi.
Questi documenti vanno conservati per 5 anni, ma comunque potrete avere ulteriori info e consigli parlando con un esperto contabile.
La differenza di conservazione di tali documenti tra persone fisiche e aziende, è che nonostante per entrambi il termine di conservazione di questi documenti sia 5 anni, per le aziende ci sarebbe l’obbligo civilistico di conservare documenti contabili per 10 anni.