Cerchiamo di capire come indicare i familiari nella dichiarazione dei redditi che stiamo per fare. E’ molto importante non sbagliare.
È arrivato il momento dell’anno deputato alla compilazione e all’invio della dichiarazione dei redditi ed occorre predisporre con ordine tutta la documentazione per verificare la correttezza dei dati presenti sulla precompilata e, se necessario, aggiungerne di nuovi o modificarli. Per poi inoltrare il tutto all’Agenzia delle Entrate per le eventuali verifiche.
Uno dei passaggi che in tanti si trovano ad affrontare in tale contesto è quello relativo alla corretta individuazione dei familiari a carico, per i quali il contribuente potrebbe accedere ad una serie di detrazioni Irpef. È importante dunque procedere nel modo idoneo senza commettere errori, nel determinare chi può essere incluso nella propria dichiarazione dei redditi. Ecco a tal proposito che cosa prevede la legge.
Dichiarazione dei redditi: chi sono i familiari a carico e come individuarli
Il contribuente può, andando ad indicare sul 730/2024 i familiari a carico, ottenere potenziali sconti sull’imposta da versare, riducendone l’importo finale. Ma non è possibile inserire un parente qualsiasi nella dichiarazione dei redditi: fondamentale è infatti fare riferimento ad alcuni requisiti specifici, uno dei quali è quello reddituale.
L’Agenzia delle entrate fornisce una specifica guida contenente tutte le istruzioni relative ai familiari a carico e alla compilazione della dichiarazione dei redditi dopo averli individuati.
Non vi sono infatti solo i coniugi ed i figli, ma anche altri familiari e non sempre devono necessariamente essere conviventi. Per fare un esempio il coniuge non legalmente ed effettivamente separato è considerato, pur nel caso non si conviva, familiare a carico così come i figli, indipendentemente dall’età e compresi gli adottivi, naturali riconosciuti o affidati.
Importante è inoltre aggiungere anche anche il partner del medesimo sesso unito dall’unione civile è, dal 2017, incluso nella definizione di coniuge per effetto delle disposizioni contenute nella Legge Cirinnà del 2017.
Importante è invece sottolineare chi sono i soggetti inclusi nella definizione di ‘altri familiari’. Oltre al coniuge legalmente ed effettivamente separato sono inclusi anche nipoti, genitori (compresi quelli adottivi) e suoceri ma anche fratelli e sorelle, generi e nuore, nonni e nonne.
Con un tetto massimo reddituale annuo di 2.840,51 euro per poter essere considerati a carico. Con la sola eccezione dei figli fino all’età di 24 anni: in questo caso il limite è stato portato, dal 2020 in poi, a 4000 euro annui.