Debiti con Agenzia Entrate, è da questa cifra ti pignorano la pensione: un incubo

In caso di debiti l’Agenzia delle Entrate può pignorare la pensione, ma ci sono dei limiti ben precisi e volti a garantire la vita dignitosa dei cittadini.

Il pignoramento della pensione è uno dei modi attraverso il quale l’Agenzia delle Entrate (AdE) può recuperare il debito del cittadino, obbligando chi eroga la pensione a versarne una parte nelle proprie casse così da garantire il rientro della somma. Tuttavia la legge ha previsto alcuni limiti rispetto alla pignorabilità della pensione così da tutelare quella fascia di popolazione più debole e assicurare a questa un vita dignitosa.

pignoramento pensione
Da quale cifra e a quali condizioni l’Agenzia delle Entrate può pignorare la pensione -Abruzzo.cityrumors.it

Quando un cittadino non rientra con il debito che cumulato, l’Agenzia delle Entrate (così come i privati) possono seguire la procedura di pignoramento della pensione che si conclude con una decisione del Tribunale; attraverso la sentenza, si obbliga l’INPS a versare una quota della pensione nelle casse dell’AdE così che l’Agenzia possa recuperare la somma a debito.

Come già anticipato però, il legislatore ha previsto una serie di paletti specifici per quanto riguarda proprio il pignoramento della pensione. Rappresentato la fonte di sostentamento del cittadino, non si può pensare, ad esempio, di chiedere il pignoramento della pensione per l’intero. Esiste, in sostanza, un minimo di reddito mensile da garantire al cittadino e solo oltre quella soglia si può richiedere il pensionamento della pensione. Ma qual è questo limite?

Quando l’Agenzia delle Entrare può pignorare la pensione

I limiti rispetto al pignoramento dell’assegno pensionistico esistono da parecchio tempo, tuttavia il Decreto Aiuti Bis approvato nel 2022 ha apportato alcune modifiche. Nei fatti, secondo la legge odierna prevede che la parte di pensione pignorabile è quella che corrisponde al doppio dell’assegno sociale, con il minimo di 1000 euro.

pensione e pignoramento, cosa devi sapere
I limiti di legge sulla pignorabilità della pensione -Abruzzo.cityrumors.it

Il punto, quindi, per capire da quale cifra l’AdE può richiedere e ottenere il pignoramento della pensione sta nel conoscere a quale cifra ammonta l’assegno sociale. Quest’ultimo viene cambiato di anno in anno e ritoccato al rialzo in virtù dell’aumento del costo della vita; per il 2024 l’assegno minimo corrisponde a 534,41 euro corrisposto per 13 mensilità. Questo significa che il minimo vitale di sostentamento che viene garantito va anche a superare i mille euro.

Nello specifico, una pensione è impignorabile fino alla cifra di 1.068,82 euro appunto il doppio dell’assegno sociale. Superata questa soglia la parte eccedente può essere pignorata. Attenzione però anche in questo caso sopraggiunto altri limiti, in quanto l’eccedenza può essere pignorata solo di un quinto.

Facendo un esempio concreto, se un cittadino ha un assegno pensionistico di 1500 euro si potrà pignorare di un quinto solo la parte che eccede i 1.68 euro ovvero 432 euro; parliamo in effetti di una rata di pignoramento che corrisponde a 86 euro al mese.

L’ultima specifica da fare e che più aumentano le pensioni e cioè la parte eccedente più diminuisce il limite; questo vuol dire che per pensioni inferiori a 2.500 euro si può pignorare fino a 1/10 dell’eccedenza, tra 2.500 e 5mila euro il limite è 1/7, mentre per pensioni superiori a 5.000 euro il limite è fissato ad 1/5.

Gestione cookie