Controlli INPS ai pensionati: chi non invia questo documento perderà l’assegno

L’Istituto nazionale di previdenza sociale avvierà presto i controlli sui cittadini beneficiari della pensione: ricontrollare i documenti.

Il tema della pensione rappresenta un tasto dolente per i cittadini italiani. La possibilità di accedervi diviene sempre più remota con il passare del tempo e delle generazioni. Esistono delle agevolazioni per i lavoratori che si preparano ad abbandonare la propria occupazione, ma rimangono in ogni caso riservate a pochi e fortunati eletti (sulla base di determinate condizioni contributive). Ecco perché controllare periodicamente i propri documenti diventa una necessità imprescindibile, onde evitare la revoca del tanto agognato assegno di mantenimento erogato dallo Stato.

L'Inps controlla i pensionati
L’INPS avvia i controlli per i pensionati – abruzzo.cityrumors.it

Nelle prossime settimane l’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) avvierà dei controlli a tappeto sui cittadini beneficiari della pensione. Laddove risulti qualche anomalia riguardante la richiesta e verifica dei dati del soggetto in questione, sussiste il potenziale rischio di annullamento dell’accessibilità all’assegno. Si tratta tuttavia di un controllo che non riguarderà tutti i pensionari residenti sul territorio italiano, bensì una particolare categoria di beneficiari. Laddove ne facciate parte, è importante conoscere gli estremi del controllo e le possibili condizioni di revoca.

Controlli a tappeto sui pensionati: l’INPS minaccia la revoca dell’assegno

Sulla base dei contributi versati allo Stato, il cittadino ha diritto all’assegno pensionistico, anche laddove quest’ultimo decida di trasferirsi oltreconfine. Ed è proprio sui cittadini beneficiari trasferitisi all’estero che l’INPS avvierà nel mese corrente – in data 20 settembre – un controllo a tappeto per verificare l’esistenza in vita dei richiedenti.

INPS revoca le pensioni
L’INPS minaccia la revoca in mancanza di alcuni documenti – abruzzo.cityrumors.it

L’Istituto di previdenza sociale si focalizzerà in particolare su 165 Paesi. Nel corso dell’anno sono stati richiamati i pensionati residenti nel Nord e Sud America, Scandinavia ed Est Europa. Nella stagione autunnale toccherà invece ai restanti Stati europei, asiatici e oceanici.

I facenti parte di suddetta categoria dovranno confermare i loro dati entro il 18 gennaio 2025. Coloro che non risponderanno alla verifica dell’INPS riceveranno l’ultimo assegno presso la Western Union nel mese di febbraio.

Tale sollecito dovrà essere necessariamente riscosso, in modo da verificare appunto l’esistenza in vita del beneficiario. Nel caso in cui ciò non avvenga, lo Stato Italiano interromperà l’erogazione della pensione immediatamente nel mese di marzo.

È doveroso sottolineare come tali controlli non siano volti ad un attacco indiretto ai beneficiari, bensì alla salvaguardia dei fondi di Stato. Esiste il rischio che un cittadino residente all’estero possa erogare le pensioni di un cittadino italiano ormai deceduto e quindi gravare impunemente sui fondi dell’INPS. Infine, esistono alcuni Paesi Europei i quali risultano esentati dai controlli, poiché soggetti agli scambi informativi tra le rispettive istituzioni previdenziali.

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