Attenzione ad un dettaglio della busta paga da controllare con attenzione: lo stipendio potrebbe essere più basso del dovuto.
Spesso quando la si riceve non si fa particolarmente caso a tutte le voci su di essa presenti limitandosi a prendere atto dell’importo netto, quello che effettivamente verrà corrisposto al lavoratore. In realtà la busta paga rappresenta un elemento di cruciale importanza non esente da errori o ‘sviste’ e, per tale ragione, bisognerebbe provvedere ad un monitoraggio costante degli importi indicati su di essa per rilevare eventuali difformità o discrepanze.
Anche perché in alcuni casi esse potrebbero andare a ridurre proprio l’importo finale corrisposto al dipendente, con il risultato di uno stipendio più basso del dovuto. In altri casi invece la riduzione non è causata da errori ma prevista dalle normative. A tal proposito vi è un dettaglio che occorre analizzare con molta attenzione.
Busta paga più bassa del dovuto? Attenzione al dettaglio da controllare
Oltre alle ore dedicate concretamente al lavoro ve ne sono altre che possono essere retribuite o meno ed è quei che occorre concentrare la propria attenzione per verificare se la causa di un inaspettato decremento in busta paga sia ad esse riconducibile. Vi sono forme di assenza dal lavoro che hanno un immediato impatto sullo stipendio: stiamo parlando, ad esempio, dell’assenza ingiustificata.
Non presentarsi sul luogo di lavoro senza fornire una chiara motivazione ha infatti delle conseguenze: questo tipo di assenza non prevede alcun tipo di remunerazione e non à neanche oggetto di contribuzione. Se il lavoratore non avvisa con anticipo l’azienda oppure non fornisce, nei giorni successivi all’assenza, una motivazione valida per spiegare il suo comportamento, le conseguenze sullo stipendio sarebbero immediate.
Peraltro un comportamento del genere reiterato nel tempo potrebbe comportare il licenziamento per giusta causa. Importante è anche conoscere i permessi non retribuiti (oppure i congedi o le aspettative). In questo caso si può giustificare l’assenza evitando il rischio di licenziamento ma ciò nonostante non sarà prevista alcune retribuzione in busta paga.
Troviamo in questo gruppo, ad esempio, il permesso per la malattia del figlio che nei primi tre anni del bambino non prevede limiti passano a 5 giorni all’anno per ogni genitore tra i 3 e gli 8 anni. Oppure l’aspettativa non retribuita per gravi motivi familiari o personali o ancora l’aspettativa richiesta per lo svolgimento di altre attività.
Infine troviamo i permessi retribuiti ma parziali: si tratta di forme di permesso o congedo che permettono di mantenere il diritto alla retribuzione pur andando a determinare una riduzione dello stipendio.
