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Economia e Finanza

Contratto di affitto: ora è possibile mandare via l’inquilino prima della scadenza del contratto

Avere un contratto di affitto può diventare un problema in alcuni casi: è possibile mandare via l’inquilino prima della scadenza. Quali sono i motivi e cosa bisogna sapere. 

Una inquilina o un inquilino gode di alcune tutele, ma spetta al padrone di casa avere la meglio sulla questione della disdetta anticipata. La legge in questo caso è chiara e non ammette dubbi.

Contratto di affitto: ora è possibile mandare via l’inquilino prima della scadenza del contratto-Abruzzo.cityrumors.it

Per chi si trova ad abitare in una casa non di proprietà è comunque possibile recedere il contratto d’affitto in qualsiasi momento, ma con un preavviso di sei mesi. Cerchiamo di capire meglio tutto quello che può succedere in caso di affitto.

Cosa dice la legge

Normalmente il locatore non può mandare via di casa l’inquilino, almeno non prima della scadenza del contratto. Ciò cambia però in presenza di particolari circostanze previste anche dalla legge. In questo caso, infatti, si tirano in ballo gli interessi. Da un lato l’inquilino che necessita di un luogo in cui abitare, dall’altro il locatore che ha il diritto di ricevere il canone mensile.

Il locatore non vuole rinnovare il contratto? Ecco cosa dice la legge-Abruzzo.cityrumors.it

La disdetta va comunicata contestualmente alla scadenza del contratto, così da bloccarne il rinnovo. In seguito alla prima scadenza, infatti, il locatore potrebbe decidere per il diritto di recesso, in qualsiasi momento, senza offrire alcuna spiegazione. In questo caso è bene specificare che ci sia comunque bisogno di un preavviso.

Il caso

I gravi comportamenti, da parte dell’affittuario, potrebbe infatti comportare la necessità del locatore di procedere con l’ipotesi di sfratto. Nel caso specifico, inoltre, lo sfratto per morosità può avvenire qualora l’inquilina/o non abbia versato il pagamento di un canone o quello per le spese condominiali in misura uguale o maggiore di due mensilità. Il ritardo di almeno 20 giorni, di conseguenza, potrebbe essere più di un problema.

Ma in quali casi il locatore può chiedere di liberare l’appartamento: potrebbero esserci esigenze davvero importanti e consentite dalla legge. Ecco alcuni casi:

  • Inquilino ha un altro immobile nel comune in cui vorrebbe abitare;
  • L’inquilino non utilizza l’immobile in affitto e si assenta a lungo senza motivi consoni;
  • Locatore, coniuge, genitori, figli o parenti entro il secondo grado, necessita di abitare nell’immobile o di utilizzarlo per altro uso;
  • Edificio deve essere demolito, ricostruito o comunque sistemato;
  • Locatore vuol vedere l’immobile, non possiede altre abitazioni, eccezion fatta per quella in cui abita. All’inquilino spetta il diritto prelazione, possibilità di acquistare l’immobile con priorità rispetto agli altri potenziali acquirenti.