La nuova manovra mette a rischio il contante, prevedendo un sequestro che arriva a toccare i 10mila euro. Una novità che coinvolge anche le carte prepagate.
Negli ultimi giorni, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha messo al vaglio una proposta di decreto legislativo in merito alla gestione del denaro contante. È una normativa che si va ad adeguare a quelle europee di circolazione del denaro liquido, che è stata approvata dal Consiglio dei ministri lo scorso 9 dicembre 2024, portando di fatto a delle modifiche importanti e sostanziali per tutti i trasferimenti di valuta e asset.
Tra le novità più importanti della manovra che riguarda il denaro contante vi sono i cambiamenti per i sequestri nel caso in cui non vi sia il rispetto delle norme vigenti in materia di dichiarazioni o in presenza di prove che colleghino il denaro alla commissione di crimini. Queste novità si vanno a inserire all’interno di un contesto legislativo che prevede l’applicazione di sanzioni più severe che mettono a rischio la liquidità, ma pure gli assegni e le carte prepagate.
La prima novità messa in essere dal decreto legislativo approvato dal Governo riguarda la possibilità di rafforzare i controlli sui movimenti di contante, sia in entrata che in uscita dall’UE. È stato spiegato che le autorità avranno il potere di trattenere le somme che violano gli obblighi dichiarativi o se ci siano dei sospetti di attività illecite.
Questa misura ha come obiettivo quello di rafforzare l’obbligo di dichiarazione per chi valica il confine italiano con somme pari o superiori ai 10mila euro. È bene sottolineare che l’obbligo dichiarativo non sarà rispettato in alcuni casi: le informazioni date risultano inesatte; le informazioni date risultano incomplete; il denaro non viene dato disponibile per i controlli richiesti.
Da qui si darà all’Agenzia delle dogane e dei monopoli e alla Guardia di Finanza il potere di trattenere le somme di denaro nel caso in cui ci fosse inadempienza. È un potere che si estende nei casi in cui ci siano degli indizi di attività illecite, anche nel caso in cui gli importi siano inferiori ai 10mila euro. Le autorità potranno procedere con il sequestro temporaneo di contante per un massimo di 30 giorni, che può essere prorogato fino a 90 giorni.
I controlli saranno resi più efficaci grazie all’elaborazione incrociata dei dati, in cui verranno incluse anche le verifiche casuali. Le situazioni più a rischio saranno messe in luce più chiaramente da strumenti informativi, mentre i dati raccolti potranno essere usati per scopi fiscali e aggiornare le posizioni all’Agenzia delle Entrate.
La normativa ha aggiornato anche la definizione di contante, che non ci saranno più solo le monete e banconote, ma saranno inclusi anche gli assegni turistici, emessi in valuta estera; gli assegni; i vaglia; gli ordini di pagamento al portatore e le carte prepagate anonime.