Come cambiano i bonus sulla casa nel 2024: dall’acquisto alla ristrutturazione, ecco quanto si risparmia

La manovra di bilancio ha portato una ventata di novità per quanto riguarda i bonus casa e gli sgravi fiscali sull’acquisto di immobili. Entriamo nel dettaglio.

Alcuni contribuenti potranno beneficiare di incentivi molto interessanti proprio sugli immobili, anche se le misure più vantaggiose sono rivolte verso le abitazioni prima-casa, ma non solo per i giovani.

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Il 2024 ci porta interessanti bonus casa e agevolazioni, eccole – Abruzzo.cityrumors.it

Al tempo stesso, però, l’Agenzia delle Entrate avrà più poteri e più strumentazioni tecnologiche per effettuare controlli sui catasti e sulle regolarità delle azioni intraprese per godere dei bonus. Ecco allora una panoramica delle novità più rilevanti di questo 2024.

Come cambiano i bonus casa, le nuove agevolazioni e non solo

Abbiamo accennato alle agevolazioni previste per chi vuole comprare la prima casa, e nella manovra di bilancio non sono contemplati solo i giovani. Il fondo di garanzia è stato implementato di quasi 300 milioni di euro e nel 2024 molte più famiglie potranno accedervi.

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Bonus e sgravi fiscali sulla casa attivi anche nel 2024 – Abruzzo.cityrumors.it

Il nuovo fondo permetterà di ottenere una garanzia fino all’80% massimo del valore della casa che si intende acquistare come prima abitazione, e potranno sfruttarlo i nuclei familiari che rispondono a determinati requisiti, ovvero:

  • famiglie con 3 figli (di età inferiore a 21 anni) e ISEE inferiore a 40 mila euro;
  • famiglie con 4 figli (di età inferiore a 21 anni) e ISEE inferiore a 45 mila euro;
  • famiglie con 5 o più figli (sempre di età inferiore a 21 anni) e ISEE inferiore a 50 mila euro.

Per quanto riguarda il superbonus, invece, bisogna specificare che l’aumento della plusvalenza non riguarderà proprio tutti. Sappiamo che dal 1 gennaio 2024 se un immobile migliorato con gli interventi attivati col superbonus viene venduto (prima di 10 anni), su di esso viene applicata una tassa del 26% sulla plusvalenza. Ovvero sul valore maggiore che ha ottenuto proprio grazie agli interventi di ristrutturazione, riqualificazione e miglioramento dell’efficienza energetica.

La norma però non si applica sugli immobili acquisiti con successione e su quelli che sono stati utilizzati come prima casa durante i 10 anni, o per la maggior parte di essi. Un aiuto dunque alle famiglie che hanno investito per migliorare la propria casa non a scopo di lucro.

Insieme a questi bonus, però, il Governo ha deciso anche di aumentare i controlli sulle regolarità catastali, o sulle procedure effettuate per accedere ai bonus edilizi. Inoltre aumenta anche la ritenuta applicata dalle banche (e da Poste) al momento dell’accredito dei pagamenti effettuati coi bonifici quando hanno usufruito delle detrazioni fiscali legate ai bonus. Si passa dall’8 all’11%.

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