È stata aggiornata la mappa sulle chiusure dei punti vendita Coin. Oltre a quelli già chiusi, si abbasseranno altre saracinesche: ecco quali sono.
Le organizzazioni sindacali, nei mesi scorsi, hanno avanzato la necessità di avere informazioni e aggiornamenti dettagliate riguardo la crisi economica del Gruppo Coin, una società per azioni che ha negozi di abbigliamento in tutta Italia di fascia alta, che in questi ultimi mesi ha annunciato la chiusura di numerosi punti vendita sparsi da Nord a Sud della Penisola.
Per lo storico brand, il 2025 si è aperto in un modo amarissimo. I lavoratori continuano a vivere con estrema preoccupazione queste settimane, consapevoli che, nonostante l’impegno da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) che ha aperto un tavolo per i negoziati, i conti non tornano ed è prevista la chiusura di diversi negozi in tutta Italia. In merito ci sono alcune novità arrivate dall’incontro dello scorso venerdì 21 marzo tra il Gruppo e i tre sindacati del settore, ovvero Filcams, Fisascat e Uiltucs.
L’incontro fra Coin e i sindacati, svoltosi a Roma presso il Mimit, ha ribadito una situazione purtroppo nota, sottolineando che ci sarà la chiusura di 7-8 negozi in Italia. È emerso che ci sono alcuni investitori che hanno serie intenzioni con l’azienda e hanno già preso degli impegni. Inoltre, è stata ottenuta dal Tribunale di Venezia una proroga di 60 giorni, quindi per i mesi di marzo e aprile. Ma questa novità non è la sola buona notizia.
Il Gruppo ha confermato che gli accordi con i creditori (banche, fornitori e Stato) stanno procedendo senza alcun problema apparente e la nuova struttura societaria vuole anche l’inserimento di un finanziatore istituzionale. Per il momento non vi è ancora ufficialità su questo punto, ma si vocifera che la conferma dovrebbe arrivare nelle prossime settimane.
È stato poi confermato che i tempi di risanamento dovrebbero essere rispettati secondo prassi e la fine dell’iter di ristrutturazione dovrebbe essere tra giugno e luglio 2025. Esattamente come le altre cose, anche gli accordi immobiliari stanno procedendo come previsto. Il prossimo incontro tra la società, le istituzioni e i sindacati è fissato a Roma, sempre al Mimit, per lunedì 31 marzo, dove si avranno altri aggiornamenti.
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Come riportato dalla nota rilasciata dal sindacato Uiltucs, la situazione dei negozi che chiuderanno è modificata, rispetto a quelle già annunciate: Roma Bufalotta, Roma Lunghezza, Coincasa di Latina, Vicenza, gli outlet di San Donà di Piave (VE) e di Sesto Fiorentino ed Excelsior di Milano City Life. Tra quelli indicati, hanno già chiuso tre punti vendita, quello di Roma Bufalotta, Roma Lunghezza e Latina.
L’ultima notizia è che chiuderà anche il negozio Pdv Coin della Stazione di Roma Termini. La saracinesca dovrebbe abbassarsi definitivamente tra il mese di maggio e quello di giugno 2025. Per quanto riguarda il punto vendita degli outlet a San Donà di Piave, sembra proprio che l’attività cesserà del tutto entro il 30 aprile, mentre quello di Milano City Life lo stop è previsto per il 31 luglio.
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È ancora in forse la situazione a Sesto Fiorentino, in quanto le criticità sono minime rispetto agli altri negozi e si sta lavorando per trovare una risoluzione definitiva a un programma di salvataggio. Dalle informazioni in circolazione, pare che ci sarà una chiusura momentanea di Coin Bologna, ma attualmente non c’è ancora una data. Un’altra criticità è rappresentata da Coincasa di Bassano del Grappa, ma anche qui si attendono aggiornamenti.