Coin chiude anche qui, prosegue la dismissione: quando cesserà definitivamente l’attività in una delle più grandi città italiane

La dismissione di Coin prosegue in tutta Italia. L’azienda ha comunicato che presto chiuderà uno dei suoi negozio anche in una delle più grandi città.

La famosa catena italiana di grandi magazzini sta chiudendo una serie di punti vendita su tutto il territorio e presto lo farà anche in uno dei negozi più simbolici. Una decisione che segna la fine di un’era per migliaia di clienti che si sono affezionati nel tempo e che rientra nel piano di ristrutturazione aziendale attiva già da qualche mese dall’azienda fondata da Piergiorgio e Vittorio Coin nel 1916.

Logo coin e cartello chiusura
Coin chiude anche qui, prosegue la dismissione: quando cesserà definitivamente l’attività in una delle più grandi città italiane – abruzzo.cityrumors.it

I più attenti hanno sicuramente notato come la stampa, da inizio anno, ha dato aggiornamenti continui in merito al piano di ristrutturazione di Coin che prevedeva inizialmente la cessazione delle attività di sette negozi in Italia entro fine anno, con il coinvolgimento di quasi cento dipendenti. Il motivo di questa crisi bisogna rinvenirlo con un consistente calo di fatturato, come sottolinea il quotidiano Qui Finanza, che è sceso da 300 a 250 milioni di euro, con annessa accumulazione di un debito di circa 80 milioni di euro, aggravato dal post pandemia. Ora è l’azienda ha comunicato che è in arrivo un’altra chiusura.

Coin in crisi: annunciata la chiusura in uno dei punti vendita storici in Italia

Sebbene ci sia stato già da tempo l’avvio di una procedura di negoziazione della crisi e la presentazione accurata di un piano industriale, l’azienda italiana del settore di abbigliamento non può fare a meno di chiudere alcune sedi storiche sul nostro territorio. La decisione di cessare l’attività di questo negozio è di certo un duro colpo per moltissimi clienti, che vedranno presto scomparire un punto di riferimento storico nel panorama commerciale.

Cartello chiusura su di una porta a vetri
Coin in crisi: annunciata la chiusura in uno dei punti vendita storici in Italia – abruzzo.cityrumors.it

Come comunicato dall’azienda, il prossimo 31 luglio 2025 i clienti vedranno la chiusura definitiva del negozio di Bologna in via Rizzoli. Dunque, il punto vendita vedrà abbassarsi la saracinesca in piena estate. La decisione della società ha trovato conferma durante un tavolo tecnico che era stato convocato in precedenza presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit).

Il tavolo tecnico è stato organizzato dietro l’indicazione del ministro Adolfo Urso, il quale si è messo subito all’opera per cercare di far fronte alle difficoltà finanziarie dell’azienda che hanno coinvolto, come è evidente, diversi negozi della catena di abbigliamento. Da questo incontro al ministero sono giunte, però, alcuni aggiornamenti positivi sul futuro aziendale, visto che Coin sta già lavorando per un piano di risanamento e rilancio.

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Il piano di risanamento di Coin per superare la crisi: le novità

Proprio nel corso dell’incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il gruppo Coin ha sottolineato che l’azienda non lascerà la città felsinea, nonostante la chiusura del punto vendita in via Rizzoli. Come hanno spiegato, infatti, sono già alla ricerca di una nuova sede a Bologna, questo vuol dire che, quando la crisi sarà superata, presto aprirà un nuovo negozio.

Persona che scrive
Il piano di risanamento di Coin per superare la crisi: le novità – abruzzo.cityrumors.it

Tuttavia, il piano di risanamento sarà depositato presso il tribunale competente prossimamente e prevede la tutela dei 1.390 dipendenti attualmente in organico. Nel capitale societario è stato molto importante l’ingresso di Invitalia, che è pronta a intervenire con l’introduzione del Fondo Salvaguardia Imprese di 10 milioni di euro, pari a circa il 30,1% del capitale.  A questi 10 milioni bisogna poi aggiungere i 21,2 milioni di euro derivati dagli investitori privati Sagitta Sgr e Mia Srl e dagli altri soci.

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Inoltre, bisogna sottolineare che sono stati conclusi circa 330 accordi con i creditori, che rappresenta un segnale di fiducia accordata al famoso marchio di abbigliamento, che attualmente gestisce oltre 130 store e 34 punti vendita diretti.

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