Scatta la protesta per alcune auto che potevano usufruire del bollo gratuito e che ora saranno invece costrette a pagarlo. Ecco i motivi.
Continua a far discutere una delle tasse meno amate dagli italiani e criticatissima per essere di fatto una “tassa di possesso”. Il bollo è un tributo locale previsto dall’amministrazione finanziaria italiana e che va a gravare su autoveicoli e motoveicoli che sono stati immatricolati nel nostro paese.
Va versato ogni anno alla Regione di residenza in base a una serie di caratteristiche legate a cavalli vapore, luogo di residenze altre specifiche legate comunque all’inquinamento.
A oggi i veicoli che sono esenti da questo tipo di tributo sono diversi. Si passa da mezzi ultratretennali a veicoli ultraventennali che abbiano interesse storico e collezionistico, anche se in questo secondo caso si parla di una riduzione del 50% e non della totale esenzione. Riduzioni sono previste anche per auto alimentate esclusivamente a Gpl o per l’elettrico durante i primi cinque anni di circolazione. Non pagano il bollo i disabili con determinate caratteristiche.
Oggi scatta un cambiamento che ha creato molta polemica e che porta diversi soggetti a protestare per la revoca dell’esenzione.
Scordatevi il bollo auto gratuito e scoppia la polemica
In Italia scoppia la polemica per via della fine di alcune leggi come quella che permetteva un’esenzione al bollo auto almeno per un periodo. Il Piemonte ha deciso di dire stop al bollo gratis per le auto ibride per i primi cinque anni. Un provvedimento ha deciso che dal primo gennaio prossimo le nuove auto ibride benzina-elettrico non potranno più contare su questo beneficio.
Nonostante questo non pagheranno il bollo nella sua formula piena, ma si “limiteranno” a dover versare il 50% del valore dello stesso per i primi cinque anni. Dal sesto poi passeranno a pagare normalmente il resto. Così la Regione Piemonte calcola di riuscire a incassare oltre 4 milioni di euro in più all’anno.
Le polemiche scattate non sono legate solo ed esclusivamente al mondo dei consumatori, ma si è fatta sentire parte parte della politica e anche le associazioni dell’automotiv hanno ribadito la loro idea. Questo perché la scelta viene vista, solo ed esclusivamente, come una mossa per rimpinguare le casse della Regione completamente a spese dei cittadini.
Il Presidente di Spazio Group e vice presidente di Federauto, Carlo Alberto Jura, ha lanciato l’ennesima stoccata per difendere un settore già in crisi, specificando come l’esenzione poteva essere anche un incentivo per acquistare macchine di questo tipo.