La Direttiva Case Green impone la riqualificazione energetica delle abitazioni. Sarà una spesa onerosa per le famiglie, come recuperarla?
I cittadini che vorranno procedere con l’adeguamento alle direttive dell’Unione Europea devono prepararsi a spendere molti soldi, tra i 35 mila e i 60 mila euro in base alla grandezza dell’abitazione e ai lavori da effettuare. Il Parlamento Europeo ha approvato la Direttiva Case Green. Un incubo che prende forma per gli italiani essendo la maggior parte delle abitazioni in una classe energetica insufficiente per gli standard europei.
I Governo nazionali avranno un margine di azione per pianificare la rivoluzione green e si spera che i criteri di applicazione della Direttiva Case Green adottati in Italia non saranno molto stringenti. L’Europa le idee le ha chiare. L’obiettivo è la neutralità climatica entro il 2050 e per raggiungerla servirà raggiungere tanti piccoli traguardi. Dal 1° gennaio 2025 si potrà dire addio agli incentivi sull’acquisto delle caldaie a gas.
Entro il 31 dicembre 2025 l’Italia dovrà presentare il piano di ristrutturazione mentre entro il 31 dicembre 2026 si dovranno installare pannelli solari sui nuovi edifici. Tra gli obiettivi citiamo tutti gli edifici nuovi a zero emissioni nel 2030 e la riduzione del consumo medio degli edifici residenziali del 22% entro il 2035.
Lavori Case Green, tra costi e recupero dell’investimento
La stima è di una spesa variabile tra i 35 mila e i 60 mila euro ad abitazione per effettuare interventi di riqualificazione energetica in modo tale da aumentare la classe energetica della casa e non far svalutare il valore dell’immobile. Il cappotto termico costa tra i 180 e i 400 euro al metro quadro, la sostituzione degli infissi può arrivare fino a 15 mila euro, l’acquisto di una caldaia a condensazione costerà fino a 8 mila euro mentre l’installazione di un impianto fotovoltaico ha un prezzo vario tra 7.500 e 10.500 euro.
Sommando la spesa di ogni intervento si arriva ad una cifra molto alta che potrà essere ammortizzata nel tempo. Ci sono i bonus di cui approfittare per detrarre le spese in dichiarazione dei redditi. In dieci anni si recupererà parte dei costi (circa il 50%).
La speranza è che vengono attivate nuove agevolazioni che aiutino in modo più efficace le famiglie. Cosa si può detrarre se inizialmente non ci sono i soldi per pagare i lavori di riqualificazione? Possiamo pensare all’adeguamento alla Direttiva Case Green come un investimento a lungo termine. I lavori di riqualificazione infatti permetteranno di ridurre i consumi con un guadagno nel tempo anche se ci vorranno molti anni prima di pareggiare i conti.