Avere una casa cointestata per molti può essere una scelta naturale, in realtà sarebbe bene evitare secondo molti esperti, ecco perché.
Vivere in coppia può essere il sogno di molti, con la convinzione che questo sia un passo importante, che dimostra la volontà di costruirsi un futuro insieme. Quando questo accade e c’è un sentimento forte alla base si pensa sia naturale condividere più cose possibili, pur ritagliandosi anche dei momenti per sé, specie se si fanno lavori differenti. È quindi altrettanto spontaneo secondo molti avere una casa cointestata, scelta che mette le due persone alla pari, a livello di oneri e di oneri.
In realtà, muoversi in questo modo potrebbe essere un errore di cui poi ci si potrebbe pentire, è bene saperlo. Non a caso, si tratta di un passo che può avvenire anche in assenza di un legame di sangue, come accade invece tra un genitore e un figlio (alcuni in questo caso lo fanno per aiutarlo a sostenere le spese). Valutare i pro e i contro non può che essere l’ideale.
È innanzitutto necessario chiarire quali siano i passi necessari da compiere per rendere la propria casa cointestata con il partner. Questo può avvenire al momento dell’acquisto, con la partecipazione diretta dei due intestatari, o con atto successivo se una delle due persone coinvolte subentra dopo l’acquisto.
Basti pensare a quando ci si innamora e si decide di trasferirsi nell’abitazione di proprietà del partner per costruire una vita in comune, in questo caso è necessario un atto ulteriore, che può essere una vendita o una donazione. Il vantaggio principale garantito da questa soluzione non è difficile da individuare.
Il riferimento è alla suddivisione delle spese, cosa fondamentale soprattutto in un periodo come questo in cui ci si lamenta spesso di come gli stipendi in Italia siano troppo bassi per sostenere il costo della vita attuale. Questo riguarda evidentemente anticipo e rate del mutuo, ma anche le imposte e gli oneri notarili, oltre a tasse e costi di mantenimento che derivano dalla proprietà.
Qualora uno dei due morisse e ci fosse un legame di parentela, non sarà nemmeno necessario pagare le spese di successione (vale per marito e moglie e fratello e sorella).
Non è detto però che una situazione simile sia tutta rose e fiori, è bene saperlo. Se si decide di stipulare in mutuo e si è entrambi cointestatari, in caso di problemi entrambi dovranno risponderne alla banca. Una situazione si verifica anche in caso di debiti da parte di uno dei due, che possono comportare un pignoramento dei beni, così da far finire la casa all’asta.
Anche chi è stato sempre regolare con le tasse verrà inevitabilmente privato dell’immobile. Non può che essere importante, anche se non è detto questo accada sempre, essere d’accordo sulla gestione, anche semplicemente quando si ha il desiderio di fare una piccola ristrutturazione.
Non è mai possibile agire in autonomia, con il rischio concreto di andare incontro a scontri anche piuttosto accesi.