È possibile richiedere il bonus per la sostituzione della caldaia a gas. L’incentivo è fino al 65% della spesa sostenuta: ecco che cosa aspettarsi.
Esattamente come tutti gli strumenti di tecnologia e meccanica, anche le caldaie a gas tradizionali non sono infinite e hanno quindi una durata media di vita. Quando sono logorate e usurate è importante cambiarle per non perdere l’efficienza del sistema di riscaldamento domestico.
Il punto principale da sapere e da tenere bene a mente è che il ciclo di una caldaia tradizionale è tra i 15 e 20 anni di vita, in seguito l’impianto dovrebbe essere sostituito anche se apparentemente appare in buono stato. È una regola che consente di giocare d’anticipo sostituendo così la caldaia al momento più opportuno ed evitare così di ritrovarsi in una situazione di emergenza.
Ci sono cinque segnali che avvertono quando la caldaia deve essere sostituita: viene a mancare l’acqua calda, la caldaia si blocca, c’è una strana rumorosità, sbalzi di pressione e perdite di acqua. Ciò che frena la maggior parte delle persone però è il costo, ma per fortuna si può ottenere un bonus per la sostituzione della caldaia a gas fino a 65%. Questo perché tale incentivo rientra nella famiglia degli Ecobonus.
Bonus sostituzione della caldaia: come funziona l’Ecobonus
A dir la verità non c’è un vero e proprio bonus dedicato solo ed esclusivamente alla sostituzione della caldaia. Tuttavia, si può dire che il beneficio possa rientrare all’interno dell’Ecobonus 65%. Si tratta di un incentivo statale dedicato al settore edile che ha come scopo quello di agevolare il rinnovamento e l’acquisto di impianti ed edifici che mirano a ridurre i consumi e l’inquinamento.
L’Ecobonus sostiene tutti gli interventi e le azioni per eliminare i combustibili fossili e introdurre fonti rinnovabili e per questo ha messo a disposizione delle detrazioni fiscali fino al 65%. Detto ciò, è facile intuire che nel lungo elenco di azioni c’è anche quello dedicato alla sostituzione delle caldaie per coloro che effettuano una spesa fino al 31 dicembre 2024.
Le aliquote di detrazione cambiano in base al tipo di intervento che viene eseguito: la detrazione è del 50% per serramenti e infissi, schermature solari, caldaie a biomassa e caldaie a condensazione classe A. È prevista invece una detrazione del 65% per la riqualificazione completa dell’edificio con caldaie a condensazione classe A+ e sistema termoregolazione evoluto, generatori di aria calda a condensazione, scaldacqua a Pdc, pompe di calore, coibentazione involucro, generatori ibridi, collettori solari, sistemi di building automation, microcogeneratori.