Bonus famiglia da 6000 euro: nuovissima circolare INPS per ottenere i soldi

È entrata in vigore la nuova misura di sostegno economico e di inclusione sociale o lavorativa: ecco come richiedere il bonus famiglia da 6000 euro.

Le procedure per presentare la domanda sono state avviate sul finire del 2023 ed ora la misura è entrata nel vivo e potrà aiutare milioni di famiglie italiane. Si tratta di un’erogazione mensile destinata proprio a determinati nuclei familiari ed il cui importo potrebbe raggiungere i 6000 euro l’anno.

Bonus famiglia come richiederlo
Bonus famiglia da 6000 euro: nuovissima circolare INPS per ottenere i soldi-Abruzzo.cityrumors.it

Se ne è discusso molto: entriamo dunque nel merito per capire chi può richiedere il cosiddetto assegno di inclusione, una misura dalla duplice valenza trattandosi sia di un sostegno economico che di una forma di inclusione sociale e lavorativa. Come dicevamo l’ADI è entrato in vigore il 1° gennaio 2024 e le categorie di coloro che possono richiederlo sono individuate nel Decreto Ministeriale numero 154/2023.

Bonus famiglia fino a 6000 euro l’anno: tutto sull’assegno di inclusione

Anzitutto è necessario presentare un modello Isee il cui valore risulti inferiore a 9360 euro ma non è tutto perché almeno un membro del nucleo familiare deve rispettare una delle condizioni per poter accedere alla misura. Ovvero deve presentare una forma di disabilità, deve essere minorenne o ancora avere un’età superiore ai 60 anni o trovarsi in condizione di svantaggio e per questo essere stato inserito in un programma, certificato dalla PA, di cura ed assistenza dei dei servizi sociosanitari territoriali.

Cos'è l'assegno di inclusione e come richeiderlo
Adi erogato fino a 18 mesi consecutivi, tutto quello che devi sapere-Abruzzo.cityrumors.it

Per quanto riguarda, nello specifico, le condizioni di svantaggio specifiche vi sono, per fare un esempio, soggetti con disturbi mentali che siano in carico ai servizi socisanitari. Oppure persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale non inferiore al 46% e certificata, che necessitino di assistenza domiciliare integrata oppure di supporto familiare o ancora che siano inseriti in percorsi assistenziali integrati.

Anche persone vittime di violenza di genere, vittime di tratta o con problematiche legate a varie dipendenze patologiche come quella da gioco o da alcol sono incluse. E così gli ex detenuti definiti svantaggiati ai sensi dell’art. 4 della legge 381 del 1991, nel primo anno successivo al fine pena.

Per quanto riguarda le somme erogate è possibile ottenere un massimo di 6000 euro. La somma è incrementabile sulla base di necessità abitative o della composizione del nucleo familiare e sarà possibile ricevere l’indennità per 18 mesi prima di una sospensione di un mese qualora si voglia richiedere un primo rinnovo di un anno. La domanda potrà essere presentata telematicamente sul portale dell’Inps.

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