Se anche a te farebbero comodi un po’ di soldi in più a fine anno, scopri subito il bonus befana e controlla di non averne diritto: manna dal cielo
Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, le finanze famigliari vanno in crisi. L’estate è già un momento difficile per le tasche degli italiani: molte famiglie, infatti, con le ferie finiscono quasi per indebitarsi, ma lo fanno volentieri per concedere a sé stessi e ai propri figli un po’ di mare. Inoltre, la bella stagione porta ad uscire di più di casa e quindi a spendere tra gelati, merende ed esperienze nuove.
Finita l’estate, molte famiglie tirano il fiato felici del fatto che finalmente per qualche mese le spese extra non dovrebbero esserci ma, in men che non si dica, si è già a dicembre. Inutile dire che anche questo è un mese molto oneroso: le cene in famiglia, le decorazioni per la casa e i regali per amici e parenti svuotano il portafoglio in pochi giorni. Finalmente, però, quest’anno un atteso bonus verrà anticipato: scopri il bonus befana e vedi se ne hai diritto.
Cos’è il bonus befana e chi ne gode
Tra le spese che il Governo vuole anticipare al 2024 c’è quella del bonus befana, l’aiuto extra di 100 euro lordi che è riservato ai lavoratori dipendenti con figli e con redditi compresi tra 8500 euro e 28mila euro annui. Messo in programma per il prossimo gennaio secondo quanto stabilito dal decreto legislativo Irpef-Ires, di fatto si trova ancora in attesa della bollinatura finale della Ragioneria generale. Una volta superato questo step, arriverà in Camera e Senato per l’approvazione finale.
L’obiettivo, però, è quello di far traslocare questo bonus nella legge di conversione del decreto Omnibus che già ora si trova sotto l’esame delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato, così che venga pagato entro fine anno. Al momento, nella sua versione originaria, il costo di questo bonus è di 100 milioni di euro ma questa somma non sembra che coprirà l’intera manovra.
Dall’altro lato, il calendario sembra porre parecchi ostacoli all’anticipazione di questo bonus: per fare in modo che effettivamente arrivi entro dicembre sarà necessaria una semplificazione della procedura rispetto a quella inizialmente progettata, che prevedeva anche un decreto ministeriale apposito che disciplinasse le richieste. Insomma, è tutto da vedere.