Grandi cambiamenti in tema bonifici, accrediti, pagamenti e importi, c’è una nuova tassa che pende sulle teste degli italiani.
La nuova tassa sui bonifici prevede il pagamento di importo che viene fissato laddove lo stesso superi una certa soglia. È una tassazione particolare di cui non tutti conoscono i contorni e di cui però va preso atto, prima di ritrovarsi nella condizione, senza sapere cosa sia effettivamente accaduto.
Spesso però si sente parlare di una tassa indiretta sui bonifici e molti non capiscono di cosa si tratti e quando vada oggettivamente corrisposta. In realtà uno dei pagamenti dovuti che tutti sono obbligati a corrispondere è quello dell’imposta di bollo, una piccola tassa che si paga superata la soglia dei 5 mila euro. In quel caso infatti si tratta di un importo che tutti devono pagare.
Bonifici, la tassa extra e gli importi limite: cosa cambia
In generale è giusto chiarire che quando si emettono bonifici non è prevista una tassa, qualcuno paga una commissione che può essere in percentuale oppure fissa ma di norma non c’è altro da dover corrispondere. Le somme che si ricevono inoltre non vanno a fare reddito, come qualcuno potrebbe pensare, a meno che ovviamente non siano il corrispettivo di una vendita o simili.
Per quanto riguarda la tassazione l’importo è piuttosto elevato e ci sono comunque dei limiti e delle clausole da considerare. Per quanto riguarda il tetto fissato per il pagamento da parte di un parente, ad esempio un regalo, allora fino a 100 mila euro non si paga nulla. Se invece la donazione avviene da parte di un parente lontano o un amico, allora cambia la tassazione che è più stringente.
In generale però l’imposta di bollo e quella della donazione sono due tasse che possono essere applicate ma non certo se si supera la soglia dei 500 euro. Sono ben diverse le cifre prese in esame e solitamente arrivano da una donazione per eredità o comunque per la movimentazione di grossi capitali.
Questo vuol dire che se un soggetto riceve un bonifico di 500 euro o ne emette uno, non è tenuto a pagare nessuna tassa extra.
È vero dunque che questo settore è cambiato, che vi sono limiti ed elementi da rispettare ma non vuol dire che non sia più possibile donare dei soldi al proprio figlio. Ovviamente è doveroso sempre specificare qual è la finalità, quindi dove viene richiesto il motivo del bonifico essere molto chiari, ad esempio “regalo nozze” oppure “donazione figlio” ai fini di eventuali controlli.
La data risulta fondamentale invece per determinare l’annualità e, nello specifico, quelli che sono i pagamenti dell’imposta di bollo.