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Economia e Finanza

Aumentano le buste paga per tutti con la nuova IRPEF, il governo pensa ai lavoratori

Buste paga più ricchi grazie alla nuova Irpef. Il Governo di Giorgia Meloni vuole rilanciare il potere d’acquisto delle famiglie.

Per rilanciare l’Economia di un paese messo in ginocchio da inflazione e carovita, il sistema è uno e uno soltanto: ridare potere d’acquisto alle famiglie. Come? I bonus non sono una soluzione strutturale: sono un valido aiuto temporaneo ma non possono durare per sempre.

Stipendi più alti grazie alla nuova Irpef/Abruzzo.cityrumors.it

I bonus sono una stampella ma per rimettere in piedi l’Italia serve rivedere gli stipendi ed è proprio in questa direzione che ha scelto di muoversi il Governo di centrodestra capeggiato dal premier Giorgia Meloni. L’Esecutivo ha scelto la strada del supporto alle famiglie, ha scelto di ridare loro il giusto potere d’acquisto per fare fronte al carovita.

Anche perché se nessuno può più comprare allora nessuno venderà e la conseguenza è lampante: tutto il sistema economico avrà un crollo verticale anche piuttosto rapido. Il Governo ha deciso di aumentare le buste paga intervenendo sulla tassazione. Grazie alla nuova Irpef gli stipendi diventano più sostanziosi.

Nuova Irpef: ecco di quanto aumentano gli stipendi

Nuova Irpef e stipendi più alti: la gioia dei lavoratori è tanta. Il Governo Meloni ha deciso di intervenire sulle aliquote in modo da abbassare la pressione fiscale sui redditi alle persone fisiche e, di conseguenza, milioni di lavoratori a breve riceveranno stipendi molto più sostanziosi.

Il Governo non torna indietro: il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è stato chiaro e ha parlato senza indugi. Anche per il 2025 le aliquote Irpef resteranno tre e non saliranno nuovamente a quattro. Anzi: obiettivo del capo del Ministero dell’Economia e delle Finanze è quello di rendere questa modifica strutturale senza necessità di rinnovo di anno in anno.

Ecco come cambierà l’Irpef nel 2025/Abruzzo.cityrumors.it

Fino al 2023 le aliquote Irpef erano 4:

  • aliquota del 23% per i redditi fino a 15.000 euro;
  • aliquota del 25% per i redditi tra 15.001 e 28.000 euro;
  • aliquota del 35% per i redditi tra 28.001 e 50.000 euro;
  • aliquota del 43% per i redditi che superano i 50.000 euro.

Dal 2024, invece, il primo e il secondo scaglione di reddito sono stati accorpati e le aliquote sono scese a tre:

  • aliquota del 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
  • aliquota del 35% per i redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro;
  • aliquota del 43% per i redditi sopra i 50.000 euro.

Questo ha comportato un vantaggio di 2 punti percentuali per i redditi medio-alti. Il Governo ha deciso di riconfermare questo sistema a tre aliquote ma non solo. Potrebbero essere introdotte altre modifiche che andrebbero ad incidere positivamente sulle buste paga.

Infatti uno dei prossimo i passi che l’Esecutivo vorrebbe compiere è quello di abbassare la seconda aliquota Irpef dal 35 al 33% ed estenderla ai redditi fino a 60.000 euro. Inoltre il Ministro Giorgetti ha puntualizzato che per il 2025 sarà riconfermato anche il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35.000 euro lordi all’anno. Non è escluso che il beneficio possa essere esteso ai redditi fino a 40.000 euro coinvolgendo così una più ampia platea di lavoratori.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.