Aumenta l’importo dell’assegno unico ogni mese con la maggiorazione INPS, non è automatica: chiedila subito

I percettori dell’Assegno Unico Universale possono avere una maggiorazione degli importi in determinati casi: tutto quello che c’è da sapere.

Proprio in questi giorni verrà erogata la mensilità di ottobre dell’Assegno Unico Universale. Nel dettaglio, i giorni indicati sono: mercoledì 16, giovedì 17 e venerdì 18 ottobre, ma queste saranno valide solo per chi non ha comunicato variazioni lo scorso mese ed ha ricevuto almeno una volta il sostegno.

Quando si riceve aumento su assegno unico
Aumenta l’importo dell’assegno unico ogni mese con la maggiorazione INPS, non è automatica: chiedila subito (Abruzzo.cityrumors.it)

Per chi ha fatto domanda a settembre o ha provveduto a comunicare eventuali variazioni, riceverà gli importi intorno alla fine del mese. Per la mensilità di ottobre non sono previsti aumenti dell’Assegno Unico, ma solo le maggiorazioni già destinate ad alcune famiglie in possesso di determinati requisiti.

Assegno Unico, le maggiorazioni previste: tutti i casi

Come già accennato, gli importi dell’Assegno Unico Universale, che verranno erogati a breve, non subiranno modifiche durante il mese di ottobre e varieranno da un minimo di 57 euro ad un massimo di 199,40 euro in base all’Isee presentato in sede di domanda. A queste somme si aggiungono le eventuali maggiorazioni già previste in base a determinati requisiti.

Ecco a chi spetta l'aumento
Assegno Unico, le maggiorazioni previste (Abruzzo.cityrumors.it)

La prima è quella che riguarda i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno o per le famiglie con tre figli a carico di cui almeno uno di età inferiore a 3 anni e con Isee inferiore ai 40mila euro. Per questi è prevista una maggiorazione del 50% del contributo ricevuto. Essendo l’importo massimo dell’Assegno Unico di 199, 40 euro, la maggiorazione non potrà superare i 99,70 euro.

La maggiorazione dell’importo è prevista anche per i figli successivi al secondo e varierà in base all’Isee da un minimo di 17,10 euro (Isee superiore a 45.574,96 euro) a 96,90 euro (Isee sino a 17.090,61 euro). Inoltre, per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico, è prevista una maggiorazione forfettaria di 150 euro al mese.

Alle madri che non hanno compiuto ancora i 21 anni spetteranno 22,80 euro in più per ogni figlio a carico. In questi casi appena descritti, non sarà necessario presentare alcuna domanda, ma gli importi verranno ricalcolati in automatico avendo presentato un Isee aggiornato.

Le maggiorazioni sono destinate anche ai nuclei familiari con figli disabili a carico e variano in base all’età e alla gravità della disabilità. In particolare, per figli disabili di età maggiore ai 21 anni, l’importo varierà in base all’Isee da 96,90 a 28,50 euro, per i figli minori non autosufficienti si riceverà un aumento di 119,60 euro, la maggiorazione è pari a 108,20 euro per i figli minori con grave disabilità, di 96,90 euro per figli minori con disabilità media ed, infine, di 91,20 euro per figli disabili di età compresa tra i 18 e i 20 anni.

In questi casi, sarà necessario specificare la gravità della disabilità al momento della domanda, o se già presentata, aggiornarla. Ultimo caso che prevede una maggiorazione dell’importo è per i nuclei familiari in cui i genitori lavorano e, dunque, sono entrambi percettori di reddito: sempre tenendo conto dell’Isee, gli importi possono salire da 0 a 34,1 euro al mese per ciascun figlio.

Per ricevere la maggiorazione, sarà necessario specificare nella domanda che i genitori siano percettori di reddito, o eventualmente aggiornare la richiesta se il reddito è stato percepito successivamente.

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