Con il nuovo anno tante novità sul fronte delle pensioni. Cambierà anche l’importo dell’Assegno sociale dell’Inps e le soglie reddituali massime per ottenere il beneficio.
Anno nuovo e pensioni nuove. Sebbene una riforma previdenziale strutturale non sia stata attuata, i cambiamenti saranno davvero tanti e incideranno in misura rilevante sulle tasche di milioni di persone. Tanto per cominciare a partire da gennaio le pensioni saranno soggette ad una nuova rivalutazione che corrisponderà al 5,4%. Tale percentuale però verrà applicata solo agli assegni previdenziali pari o inferiori a 4 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps. Gli assegni più ricchi saranno rivalutati ma secondo percentuali minori.
Le pensioni minime, come già nel 2023, oltre alla rivalutazione annua saranno interessate da un’altra rivalutazione speciale del 2,7%. A differenza di quanto accaduto nel 2023, nel 2024 la rivalutazione delle pensioni minime sarà la stessa per tutti a prescindere dall’età. Infine cambierà anche l’importo dell’Assegno sociale e cambieranno soglie massime reddituali per averne diritto.
Assegno sociale: tutte le novità
Importanti novità sul fronte delle pensioni. A partire da gennaio 2024 cambierà l’importo dell’Assegno sociale e cambieranno i requisiti per ottenerlo. L’assegno sociale è una prestazione erogata dall’Inps che non dipende dai contributi. Infatti possono riceverlo anche coloro che hanno pochissimi contributi o che non ne hanno affatto.
Per ottenere questo aiuto da parte dello Stato è necessario aver compiuto 67 anni, essere cittadini italiani o di uno stato membro dell’Unione europea o di San Marino o della Svizzera. È indispensabile, inoltre, avere residenza in Italia al momento della richiesta e soggiornare in modo continuativo in Italia da almeno 10 anni.
Ma non solo: l’assegno sociale viene riconosciuto solo alle persone che versano in stato di indigenza economica. Pertanto bisogna rientrare entro certe soglie di reddito. C’è una buona notizia: dal 2024 aumenterà il tetto massimo per avere diritto all’assegno sociale. Infatti le soglie reddituali massime nel 2023 erano state fissate a 6.591,26 euro all’anno per chi vive solo e 13.182,52 euro per chi vive con il coniuge.
Nel 2024 il tetto massimo salirà a 6.947,20 euro per chi vive solo e a 13.894,40 euro per chi è coniugato. Aumenterà anche l’importo della prestazione che passerà da 503,27 euro del 2023, a 534,40 euro nel 2024. Anche l’assegno sociale, infatti, è soggetto alla rivalutazione annua in base al tasso dell’inflazione.
Precisiamo che l’assegno sociale spetta in misura intera solo ai soggetti che non sono coniugati e che non hanno alcun tipo di reddito oppure ai soggetti coniugati ma il cui reddito annuo è inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale. Invece verrà erogato ma in misura parziale ai soggetti con coniugati con reddito annuo inferiore all’importo annuo dell’Assegno sociale o ai soggetti coniugati il cui reddito annuo non supera il doppio dell’importo annuo dell’Assegno sociale.